L’ ammirazione per la « maestrìa » tolstoiana domina nella maggior parte delle dichiarazioni dei nuovi scrittori. Ed è naturale che si sia cercato di chiarire il significato di' questa maestrìa. <; Da Tolstoj, ha detto P. Romanov, come da ogni genio si impara prima di tutto a pensar semplicemente. Questa è la cosa principale, quello a cui deve aspirare e tendere ogni artista che voglia far sentire la sua voce a larghe masse di uomini. Studiando Tolstoj, si possono apprendere tutte le leggi della rappresentazione artistica. Questa semplicità, Alessandro Jakovlev, scrittore animato da sincero amore per gli « umiliati ed offesi », mette in relazione anche col pensiero tolstoiano, in una dichiarazione piena di calore e di simpatia. « Come filosofo' e moralista, Tolstoj mi è estraneo. Io sono lontano dal predicare la sua non resistenza al male, ma la sua continua ricerca del senso della vita, la ricerca della verità, del principio di tutti i principi, il suo insistente desidèrio' di penetrare in tutti i misteri della vita, mi è caro e vicino. E’ così che io comprendo la sua anima in rivolta-Questa semplicità, sincerità, umanità, capacità di porre perfino nell’opera più insignificante come ampiezza, un grande pensiero, la ricerca di una verità superiore, tutto questo bisogna imparare da Tolstoj ». Più d’uno degli scrittori ha accennato anche alla propria esperienza personale. « Tolstoj — ha detto Pilnjak — ha avuto su di me un’indubbia influenza, ma come scrittore, non come moralista; egli è vivo1 * 158 *