già prima della rivoluzione il cosidetto gruppo « neo-contadino » di Kljuev-Capygin-Esenin rimasto' come tale anche nella storia della letteratura, Kljuev ed Esenin poeti, Capygin prosatore. Prosatore veramente fu anche Esenin dal cui racconto' La riva scoscesa ijar) si può dire siano derivati altri due poeti e novellieri contadini contemporanei, Klyckov e GreSin. La guerra e la rivoluzione accentuarono le differenze fra i tre e ognuno* continuò per la sua strada : breve e gloriosa quella di Esenin, ancora e forse per sempre incerta quella di Kljuev, poeta non privo di qualità originali e abbastanza aperto alle influenze dfel passato; sicura ed originale quella di Capygin. Qualità di scrittore originale gli aveva già riconosciuta la critica prima della rivoluzione. E forse più giustamente che non ai due poeti di origine contadini egli potrebbe essere riavvicinato allo scrittore Grebjensikov, noto ormai anche in Occidente (il suo principale romanzo 1 Curaievy è tradotto in francese) per quel fondo di etnografia e di folklore che è nella sua opera narrativa. Tipico autodidatta russo, pubblicò il suo- primo libro in età già matura, alla vigilia quasi della guerra; lunghi anni era durato il suo noviziato letterario, accanto a quello di pittore; esso s’era svolto' nell’ombra di pensatori sociali come Michajlovskij e di scrittori umanitari come Korolenko e, per le spontanee qualità deH’uomo doveva dare prima o dopo’ i suoi risultati. Il primo volume di racconti, Misantropi (« Ne-ljudimye ») pubblicato nel 1913 e ristampato col titolo di Solitari (« Odinokie ») nel 1923 ci appare * 72 *