Parrebbe ancora un ragazzo, a giudicar dal ritratto che accompagna la sua autobiografìa nella raccolta del Lidin, (Risateli - Scrittori, Mosca, 1926). Certamente è molto giovane; se si pensa che fra tutti gli scrittori nati con la rivoluzione e dopo la rivoluzione bolscevica, è uno dei più noti e non soltanto in patria, ma in Europa, ed ha al suo attivo, oltre innumerevoli racconti, due romanzi di grande mole, non si può non ammirare questa nuova forza della letteratura russa. Leonida Leonov nacque a Mosca ma la famiglia era originaria di un oscuro e sordo angolo del governatorato di Kaluga; il padre da contadino divenne poi. buon autodidatta, poeta e giornalista e fu esiliato per le sue idee rivoluzionarie ad Arcangelo. Giovinetto, Leonov fu travolto dalla rivoluzione e servì nell’armata rossa. La guerra civile gli ha dato buona parte del materiale per la sua opera- Poeta anch’egli da principio, ebbe scarso successo, ma non appena cominciò a pubblicar racconti il suo nome si fece rapidamente stradai- Dal 1922 al 1925 i suoi racconti si susseguirono senza tregua; sfondo di questi racconti la vita della rivoluzione, ma osservata con l’intento di dare, attraverso la descrizione, una spiegazione degli avvenimenti, prima di tutto- a »è stesso e poi, se qualcuno vorrà capire. * 109 *