140 I.E COI LANE ili tali pesci, Io prova il fatto che trovaronsi entrambe le specie di vertebre fatte artificialmente. Ad I laghi a Triada l) (fig. 97) se ne trovarono fatte d’oro e di pietra identiche per la forma a quelle di squalo di Gournià; la prima è di pietra, l’altra a destra d’oro. Se ne trovò pure una di marmo ad Haghia Onoufrios, che sta nel mezzo della figura; altre a Cumasa, delle quali due le rappresentai nella figura 97, la prima di calcare, la seconda a destra d’oro. Non abbiamo quindi alcun dubbio che tali vertebre servissero come ornamento, o come amuleto. Ora siccome in Creta non esiste alcun fiume dove viva il luccio, deve essere stata un’importazione la moda di ornarsi colle vertebre di questo pesce ; ed avendo io trovato queste vertebre nel terreno neolitico del Pulo presso Molletta si può ammettere che tale moda era forse più antica dei palazzi minoici di Creta in altri paesi del Mediterraneo. Forse nelle mani di un ricercatore più abile le collane di pesce daranno il bandolo per districare la matassa tanto arruffata delle relazioni che passarono fra vari popoli d’Europa dall’età neolitica a quella del bronzo. Additando il nuovo campo di studio, devo però accennare alcuni fatti che prendono risalto in mezzo alle citazioni dei luoghi che per brevità ho dovuto abbreviare: primo la lentezza straordinaria colla quale si propagava e durava la moda, e dopo, considerando la grande diffusione delle collane di vertebre (dalle grotte della Liguria, ai fondi di capanne dell’Alta Italia, alla stazione di Coppa Nevigata presso il Gargano, al Pulo presso Molfetta, a Creta e alla prima città di Troja). l’evidenza delle relazioni che esistettero prima della storia fra le parti più distanti del Mediterraneo. Muglila Triada. Cumasa. Fig. 97. — Vertebre di pesce fatte in oro ed in pietra per collane minoiche trovate in Creta. 1) IIalsmerk, Memorie ilei lì. Istituto Lombardo, 1904, tav. X, figg. 25 e 26