208 LA NAVIGAZIONE PRIMA DI OMERO I Fenici adottarono la forma delle barche di Creta che avevano la poppa alta e ricurva ') ; l’albero, l’attrezzatura e le vele sono identiche. Il fatto che tutte le parole adoperate da Omero per i termini nautici sono di origine greca e nessuno deriva dalla lingua fenicia, viene a provare indirettamente che i Fenici non esercitarono nessuna influenza sulla marina del Mediterraneo. Nel sarcofago dipinto di Haghia Triada, del quale ho già parlato nel capitolo X, un sacerdote porta una barca (fig. 142). Il Paribeni crede si tratti di un’imagine sacra pel trapasso delle anime, simile a quelle egiziane. Dalla precedente nota risulta quanto sia scarso il numero delle barche a Creta, e ciò appare anche meglio dagli scavi del cimitero di Cnossos fatti dall’Evans; perciò non possiamo attribuire alla religione minoica il rito funebre di mettere parecchie barche accanto al cadavere per il suo viaggio nell’altro mondo. Credo che il popolo minoico mettesse la barca solo nella tomba dei veri navigatori, come deponeva presso il cadavere di un falegname la sgorbia e la sega. Questo è il funerale di un marinaro, e pel trapasso della sua anima vi sono nei fianchi del sarcofago due sacerdotesse che guidano il carro dei grifoni alati. , Le barche attuali dei pescatori cretesi, e specialmente quelle dei pescatori di spugne dell’isola di Calimno, sono poco diverse dallo antiche, e presento le fotografie di due imbarcazioni per la pesca prese nel porto diCandia. Gli alberi abbassati ed un lungo palo li vediamo nella barca senza vela ed anche nell’altra c’è un albero di ricambio. A Candia vidi i pescatori che con barche a vela percorrono in lungo ed in largo il Mediterraneo e quivi feci la conoscenza di alcuni marinai che erano venuti dall Italia sopra piccole barche. Volli fare una gita in alto mare su questi piccoli scali, e girai Haghia Triada la Missione italiana trovò due barche, una di terracotta e l’altra di alabastro; contemporanee della barca del santuario di ìnossos descritta dall lavati s ( Tempie Bepository, Keport 86, pag. 58). Anche nel cimitero di Cnossos l’E-vans trovò una barca (Evans, The Prehistoric Tontbs of Knossos, pag. 27) di avorio. Vediamo in essa alcuni particolari interessanti, come la boccaporta simile a quella delle imbarcazioni attuali per impedire che laequa penetri nella stiva. J) Oksnola, Cyprus, London, 1877, XLV. Fig. 142. — Figura di un sacerdote che porta mia barca del sarcofago dipinto di llaghia Triada.