-346- Il convegno si radunò a Passarowitz. Per gli imperiali si stabilì come base l'« uti possidetis)) formula che si voleva stabilire anche per Venezia. Carlo Ruzzini accettando la ri~ nuncia alla Morea, insistette perchè fossero restituite a Vene~ zia Suda, Spinalonga, Tino e Cerigo e che in luogo della Mo~ rea i Turchi cedessero Scutari, Dulcigno e Antivari, restando in mano di Venezia anche le piazze conquistate di Butrinto, Prevesa e Vonitza. La Sublime Porta, malgrado le trattative in corso, aveva durante i mesi invernali rimesso in efficienza la flotta della -quale aveva nominato nuovamente Capudan Pascià Janun Hogia, non essendo stata soddisfatta dell'azione che Ibrahim ,aveva svolto l'a~no precedente anche perchè rientrando negli stretti aveva perduto per imperizia marinaresca i suoi tre mi~ gli ori vascelli. Anche la flotta veneziana nei mesi invernali venne rimessa in efficienza e, dietro insistenze del Capitano Generale, essa fu rinforzata coi vascelli Forluna Guerriera, S. Spiridione, Idra, Falcone, S. Zaccaria eS. Pietro d'A lcantara allestiti nell'Ar~ senale di Venezia mentre le navi più antiquate furono di­ sarmate. Nella primavera del 1718 la flotta veneziana risultò com­'posta come segue: A rmata grossa: 28 vascelli di IO e 20 rango con equipag­gi di 1O. 121 UOmIni: A rmata sottile: 15 galere, IO galeotte, 2 galeazze, 4 corvette. Alla flotta a vela furono aggregati 3 brulotti, 3 galeotte, 3 navi mostrasegnali, 2 navi ospedale ed una nave deposito. Nel mese di maggio ambedue le flotte lasciarono le ri~ -spettive basi e nel mese di luglio si trovarono nelle acque della Morea pronte a combattere ancora. Esse presero contatto nuovamente nel golfo di Pagania, nella vasta insenatura tra Capo Matapan e Capo Malea, nelle stesse acque cioè dove esse avevano combattuto l'anno pre­-cedente (1). (1) Anche alla campagna del 1718 partecipò il Priore F, M. Ferretti colle unità 'pontificie che il lO giugno a Corfù si unirono all'Armata veneziana.