L’argento 293 L’argento. A Cumasa, presso Gortina, nelle tombe più antiche che ora si conoscano in Creta, trovaronsi due pugnali di argento1) dal dott. Xanthoudides. Anche nell’Egitto compare l’argento alla line del periodo neolitico insieme al ramo, e Io trovò il Petrie nelle tombe2), in forma di un cucchiaio, di un anello e di chicchi per collane. Il problema dell’origine di questo metallo, collegandosi colla storia della civiltà mediterranea e della metallurgia, merita un Fig. 183. — Pugnale d’argento trovato a Cumasa (metà grandezza). attento esame. Dò la figura 183, a metà grandezza, di uno di questi pugnali, dove si vede che una costola ben fatta percorre la lama fino alla punta per rendere più saldo il pugnale, che altrimenti si sarebbe piegato. Un altro pugnale d’argento della stessa forma, ma un poco più piccolo, che si trovò nelle tombe di Cumasa, Io riprodussi nella figura sopra citata. Secondo le ricerche dei fratelli Siret»), l’argento preistorico può solo venire dalle miniere della Spagna, dove questo metallo trovasi allo stato nativo. Certo è probabile che la prima conoscenza dell’argento siasi fatta per mezzo dell’argento nativo, che, quantunque scarso, si trova puro nella Spagna e nella Sardegna. Però Plinio i) Xe riprodussi le figure nel libro sugli scavi di Creta (Escursioni.nel Mediterraneo, p. 216), insieme alla suppellettile funebre. 2i Funders Petrie, Diospolis parva, p. 25. 3J H. et L. SiRtT, Les premiers âges du metal, 1887, p. 227.