Commercio dei coltelli d'osnidiana nell’etiì neolitica ¡>89 nier pubblicò un vaso minoico col pizzo, die sembra una faccia moderna. I Cretesi pollavano i capelli lunghi, ma si radevano la barba. Ancora nell’epoca del bronzo l’ossidiana serviva come rasoio, e però qiiando essa viene fuori dagli scavi non serve quale segno dell’età neolitica. V. Commercio dei coltelli d’ossidiana nell’età neolitica. Le correnti degli scambi furono segnate dall’ossidlana. Se, por esempio, nella grotta della Zinzulusa, o del Capo di Leuca in Terra d’Otranto, trovasi fra la ceramica neolitica I’ossidiana, si è certi che essa venne portata di lontano, perchè tutto intorno e fino a grande distanza manca questo minerale. Nell’età paleolitica gli uomini non avevano ancora imparato a scheggiare l’ossidiana, e può stabilirsi l’epoca nella quale si inizia tale commercio. Le condizioni geologiche esercitarono un’influenza sulle armi e sugli strumenti dei vari paesi nell’età preistoriche. In Egitto, dove abbondano i nuclei di selce, si osserva un grande perfezionamento nella tecnica, e quivi trovansi le armi più belle. In Creta le armi di selce sono rare e meno belle, perchè mancava la materia prima adatta. Vidi al Pulo che erano in uso armi e strumenti di calcare insieme a quelli di selce e di giada che erano importate. Per lavorare la terra avevano trasformati in zappe certi scheggioni, ai quali diedero una forma triangolare alquanto tagliente sui margini per fare i solchi e smuovere la terra. La specializzazione delle industrie si perde nelle tenebre della preistoria. La facilità maggiore che dà l’esercizio nel fare un determinato lavoro; la perfezione che si ottiene nella mano d’opera, sono sempre state un incentivo per localizzare la fabbricazione in determinati luoghi. L’Orsi descrisse le miniere di selce di Monte Tabulo e Monte Racello che formano una delle scoperte memorabili del grande paletnologo ’). Pei coltelli, le freccie, le accette, le mazze, gli anelli e gli oggetti di ornamento, oltre ai luoghi dove si fabbricavano, conosciamo anche quelli dove se ne faceva il mercato. Un’officina simile venne trovata ad Alba in Piemonte, e descritta con molta cura dall’ing. Traverso. Nel Museo preistorico di Roma, ove fu portata la sua collezione, si vedono i ciottoli sbozzati, le accette rotte che si erano date a questi armaioli per- J) Bolleti. paletn. ital., XXIV, 1898, p. 1K5. A. Mosso, Le origini della civiltà mediterranea. 37