284 IL COMMERCIO MINOICO PRIMITIVO Dicesi che occupava un promontorio, che ora chiamasi Capo Bianco, fra Agrigento e Selinunte. Vicino scorre il fiume Platani, e qui mi fermai parecchie settimane in una casa abbandonata presso una solfatara caduta in rovina; mangiavo! pesci del Platani, i capretti ed il latte che mi portavano i pastori. Ho percorso attentamente il letto del Platani esaminandone le sponde, perchè immaginavo che la città di Minoa fosse distante dal mare nell’interno dell’isola per difendersi dai pirati. Cercai sulle colline, dove mi pareva il terreno adatto a fabbricarvi una città, in vicinanza dell’acqua, ma non trovai nulla. Tornato presso il Capo Bianco, dove erano le mura e le ruine della città greca che porta il nome di Eraclea Minoa, feci col prof. Salinas parecchie trincee in vari punti, e non c’imbattemmo che nei ruderi di edifici greci, e con meraviglia si scopri, dentro la collina di Minoa Eraclea, un teatro che verrà descritto dal prof. Salinas. Non dimenticherò la poesia grandiosa e piena di malinconia degli scavi che facemmo nella solitudine di questa plaga deserta, in mezzo agli asfodeli fioriti, circondati dall’orizzonte sublime dei monti azzurri e del mare Africano. Nelle caverne che rovistai abbondavano le armi di pietra, ma nulla venne in luce della civiltà minoica. Quanto ai disagi della spedizione, ricorderò solo che l’acqua per bere si doveva mandare a prenderla fino a Cattolica, lontano venti chilometri ; e che a vista d’occhio non vede-vasi una casa. Eppure su queste colline, dove imperversa la malaria, fu una città popolosa con mura stupende verso il mare e ricche abitazioni, delle quali animi ransi fra i cespugli i pavimenti di marmo. II. LIP A RIT E. Nello stretto di Messina, secondo l’antica leggenda omerica'), viveva Scilla, l’efferata abitatrice dell’infame scoglio. Ulisse racconta : Sei de’ compagni, i pivi di man gagliardi Scilla rapinimi dal naviglio. In un sigillo di Cnossos2) Evans trovò un ricordo di questo 1) Odissea, XII, p. 174. 2) Knossos Excavations, 1903, A. B. SS. A. IX, pag. 08.