Capitolo Quattordicesimo. La colorazione del corpo e i disegni stampati sulla pelle. I. Figure che disegnavansi sul corpo nell’età neolitica. Nel Museo di Torino vi è una statuetta di terra indurita al sole, trovata a Luxor, fig. 125 A B, alta 25 centim. Sembra una donna inginocchiata; non sono però segnati i piedi, ed ha le natiche molto sviluppate. Il naso è fatto come un becco, nella forma caratteristica delle figure neolitiche; le palpebre sono tinte in nero secondo l’usanza che conservano ancora le donne sul palcoscenico. Sopra e sotto l’occhio, una larga linea verde circonda le palpebre. Negli affreschi delle prime dinastie le ballerine hanno la faccia ed il corpo dipinto, il che prova fosse una eleganza. Tale moda durò lungo tempo in Egitto, perchè ancora nella XI dinastia si trovano le palette di pietra con sopra il color verde e la spatola che serviva a fare probabilmente col grasso o coll’acqua, per mezzo della malachite in polvere, la pomata che ado-peravasi per la toeletta. Le forme della statuetta 125 sono caratteristiche degli idoli neolitici col corpo piatto e il moncone arrotondilo delle braccia. Sul pube vedesi nella fig. 125 B una fascia nera e semicerchi fatti collo stesso colore intorno alla cintola. Altre linee nere più grosse vennero segnate sulle coscie. La decorazione della schiena è più complessa, fig. 125 A. Sono tre animali con corna lunghe ed il corpo peloso; sulle natiche, altri segni neri indecifrabili. Dietro la testa pendono le treccie fatte con terra nera, nelle quali sono segnate le ondulazioni dei ricci con grande cura. Questo particolare è caratteristico della razza mediterranea, perchè gli asiatici non hanno i capelli nè ondulati nè ricciuti. In altre statuette neolitiche trovate da Petrie e Quibell1) a Nagada, nell'Alto Egitto, furono pure disegnate figure di animali nella schiena e sono capre identiche a queste. *) Tav. LIX, fig. 6.