146 FIACRE DI ANIMALI DALL’ETÀ NEOLITICA A QUELLA DEL J1RONZO dalla Nubia, a traverso il Mediterraneo, tino all’Italia Settentrionale ed alla Liguria, merita un esame più attento. Anche nelle terremare trovaronsi figure di argilla non cotta. Ricordo, come esempio, che nel Museo di Milano esiste una testa di animale simile a quella neolitica di Stentinello, e la riprodussi nel mio lavoro “ Idoli e figure di animali dell’età neolitica „ ') ; essa proviene dalle terremare di Castellare del Vho. Questo animale ed un idolo femminile che gli sta vicino, sono tutti e due di terra cruda. L’essere gli animali egiziani dell’epoca neolitica pel maggior numero di terra semplicemente indurita al sole, come gli idoli femminili, ci obbliga ad una riflessione più larga ed a riconoscere nei fatti che si estrinsecano negli albori della civiltà, la prima e Fili. 101. — Figure di animali in ceramica del Museo di Reggio Emilia. più fondamentale espressione del concetto religioso. Per la civiltà mediterranea questo raffronto degli idoli femminili e degli animali neolitici che trovaronsi in Egitto, fatti con terra cruda simili a quelli delle terremare, ha un’importanza fondamentale. Qui siamo presso la fonte più antica delle credenze, ed appare già l’inclinazione di dare un aspetto arcaico agli oggetti del culto; è l’eredità della fede che trasfonde la fiducia e col rito si mantiene la tradizione intatta col passato. La cristallizzazione delle cose vecchie, tanto caratteristica della religione cattolica, è dovuta ad una legge psicologica che costituisce la base e l’es* senza della religione. B. Accademia delle Scienze di Torino, 1907, pag. 375.