246 LE ARMI PIÙ ANTICHE DI RAME E DI BRONZO disegni eleganti minutissimi, quasi microscopici. Dall’uria parte e dall’altra vedesi una farfalla che fu disegnata colla penna nella figura 161 per mostrarne i particolari. È una farfalla stilizzata e per cosi dire schematica, la quale, oltre alla sua bellezza, è importante per la storia dell’arte, perchè rassomiglia alle farfalle impresse sui dischi d’oro che Schliemann trovò nella terza tomba di Micene 1). Tale farfalla non esiste in natura, e sono gli artisti cretesi che ne fecero un tipo convenzionale. Le antenne si staccano sotto la testa, mentre dovrebbero staccarsi dalla parte superiore della testa; in tutti i dischi d’oro di Micene, quantunque fatti con stampi e forme diverse, neppure uno ha le antenne messe bene a posto. Anche il modo come terminano non è copiato dal vero, perchè si avvolgono per fare una spira. Invece di quattro ali come vedesi in tutti i lepidotteri, queste farfalle hanno solo due ali. Cosi in quelle di Micene, come in questa della bipenne, le ali sono fatte a festoni nella parte periferica con degli occhi; ed in questa farfalla della bipenne vedesi un grande occhio nel mezzo delle ali. Tutti questi particolari, che sono frutto della immaginazione, essendo identici nelle farfalle d’oro di Micene ed in quelle della bipenne di Creta, provano l’esistenza di una scuola comune di artefici: non trattasi di una semplice coincidenza, bensì di una origine comune. Anche in questo caso possiamo ammettere che sia Creta e non Micene che mise in voga queste farfalle stilizzate, perchè il palazzo di Phaestos è anteriore alle tombe di Micene. Questa bipenne deve essere stata fusa a cera perduta, perchè non è possibile con la semplice forma ottenere il disegno di una farfalla con tanta esattezza e finitezza di lavoro. Sul bordo corrono due linee con dentro un leggero incavo a forma di gola, ed anche questo ornamento deve essere stato fuso, perchè diffìcilmente potrebbe farsi dopo cosi levigato e regolarea). La bellezza di questa bipenne è tale che nessun’altr’arma nell’epoca del bronzo, eccetto i pugnali e le spade di Micene delle quali parleremo nel seguente' capitolo, può starle a paro. La scure doppia trovata a Cipro da Alessandro di Cesnola8), e altre armi di origine fenicia non possono reggere al confronto colla decorazione di queste farfalle fuse nel bronzo. Altri oggetti mostrano la grande perfezione cui era giunta *) Schliemann, Mykenae, p. 196. a) Tale bipenne è lunga 22 cm. e larga 6 ; lo spessore in corrispondenza dell’occhio è 24 inni. 3) Alessandro di Cesnola, Salamina, tav. III.