Sguardo sintetico sulle notizie preistoriche 9 l’età neolitica abbiamo che fare coi nostri veri progenitori, e vedremo che erano meno barbari di quanto si credesse, quelli che scoprirono il rame ed. il bronzo. Nella psicologia dei popoli i selvaggi moderni dobbiamo considerarli come razze degeneri. Un’altra nuova sorgente di indagini la trovai nel materiale ancora inedito della vita marittima dei Cretesi nei tempi minoici; e studiando il commercio primitivo nel Mediterraneo, vidi con sorpresa prendere l’Italia una posizione assai più importante nello sviluppo della civiltà preistorica, di quanto non si fosse creduto fino ad ora. La penisola italiana, nei secoli che precedettero la civiltà ellenica, ebbe un’azione aspirante e premente (se mi è permessa l’immagine) assai più forte che non le penisole balcanica ed iberica. La grande superficie dell’ Italia e la natura del suolo attirarono i navigatori dell’Egeo; e dall’Italia la civiltà si diffuse per l’Europa. La sintesi retrospettiva può essere ammonitrice ed accrescere la fede nella potenza del mare. Prima delle scoperte sull’Oceano il nostro mare fu la scuola della navigazione per tutti i popoli, e la potenza sul mare diede impulso alla civiltà. L’arte, la filosofia e la religione sono nate nel Mediterraneo; nelle sue penisole l’opera 'lei pensiero e della mano toccarono l’apogeo della perfezione: dalla Grecia si sparsero per tutto il mondo i semi della vita ideale. Si discute invano dove comincia la storia e se questa sia scienza od arte. Non mi accorsi di tali limiti nello scrivere questo volume, e sono sicuro che trattando la preistoria, ragionerò come un uomo di scienza. Vorrei essere un artista, per invogliare molti a leggermi, e se non riesco in tale intento non si vorrà farmene una colpa. Fino ad ora non erasi tenuto calcolo sufficiente della cronologia e della grande durata che ebbero la civiltà neolitica e quella successiva del rame. Su tale misura del tempo richiamo l’attenzione degli studiosi, servendomi del materiale archeologico abbondante che venne messo in luce. Forse ad alcuno sembrerà che mi fermo ad una critica troppo minuta per cercare una base cronologica degli avvenimenti, ma è necessario, nelle tenebre che avvolgono il tempo prima che si scoprissero i metalli, il fare ricerche accurate per orientarci sul tempo che ci separa dai quadri della civiltà che ho tracciato. È indispensabile dare una cronometria meno incerta alla grande civiltà neolitica, che prima dei metalli si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, e donde sorsero contemporaneamente, come alberi impiantati sul medesimo ceppo, la storia dell’Egitto nelle prime dinastie, e quella di A. Mosso, Le origini della civiltà mediterranea. 2