GI/I SCAVI SOTTO I PALAZZI MINOICI DI PHAEST0S in grandezza poco minore del vero; è di l'orma elegante, con due bugnette in basso *). L’argilla è rossa, granulosa, con punti bianchi e bene cotta. La forma elegante prova il senso artistico della popolazione che abitò su questa collina. Nell’articolazione del piede vi è un osso cubico, chiamato astragalo, che gli antichi adoperavano per giuocare come un dado: e con esso facevansi anche divinazioni tirando la sorte per conoscere il destino: per tale scopo lo si trova spesso nei luoghi sacri. Fig. 16.— Ossa di astragalo di btie e di pecora trovati nel terreno neolitico di Pkaestos. I .a fìg. 16 contiene alcuni degli astragali di bue e di pecora dello scavo di Phaestos. Ne raccolsi a Cannatello presso Girgenti2), in luogo destinato al culto, ed è importante, che gli astragali si trovino usati nell’età neolitica e si connettano colla religione italica primitiva, onde furono trovati in grande numero presso il Lapis niger negli scavi del Foro Romano. A scanso di ripetizioni avverto che questo vasetto, come tutta la ceramica che descriverò successivamente, è fatta a mano, senza uso del tornio. 2) A. Mosso, Monumenti antichi, XVIII, pag. 88.