La civiltà autonoma dell’Italia e della Spagna 297 La civiltà autonoma dell’Italia e della Spagna. La civiltà neolitica ebbe tale sviluppo ih Italia e nella Spagna, che non può ammettersi sia tutta derivata dalla civiltà dell’Egeo; l’azione locale appare evidente, fino dall’epoche più remote. Basta a provarlo la ceramica di Stentinello e Matrensa trovata dal prof. Orsi in Sicilia: fino ad ora in nessuna parte vennero in luce vasi tanto belli per la decorazione loro, fatta con incisioni e stampi impressi, ripieni di sostanza bianca; come gusto artistico e perfet-tezza di esecuzione, dobbiamo ritenere che i Siculi neolitici superarono tutti gli altri popoli contemporanei nell’arte della ceramica. Il genio inventivo italiano lo vediamo estrinsecarsi pure nella metallurgia: Io mostrai in un mio scritto raffrontando la forma originale della falce italiana in confronto con quella dei paesi orientali nell’età del rame e del bronzo '). Ricordo, ad esempio, quanto esposi in questo volume nel capitolo XIX. L’accetta italiana è un tipo profondamente diverso dalla bipenne cretese, e la mancanza di questo strumento coi bordi rialzati, nell’isola di Creta e negli altri paesi dell’Oriente, dimostra lo sviluppo originale che ebbe la metallurgia in Italia dall’epoca del rame a quella del bronzo e del ferro, perchè l’evoluzione nel tipo italiano dell’accetta fino a rialzarne le ali in modo da ottenere il massimo della solidità, impiegando la minor quantità possibile di metallo, fu e deve considerarsi come il risultato di molti secoli d’esperienza, i quali pure occorsero perchè tale forma di accetta si diffondesse in tutta l’Italia ed oltre le Alpi. Anche nella Spagna meridionale, prima dell’epoca del bronzo, eravi una civiltà evoluta. La gente viveva nelle capanne, che per la forma dei pavimenti avevano il fondo identico alle capanne dell’Italia. Le figure votive e degli animali8) di terracotta, sono simili a quelle che descrissi nei capitoli precedenti, e vedemmo che pure nella religione adoravano le corna sacre. In Creta, ad Hissar-lik, in Italia, come nella Spagna e nell’Egitto, appaiono gli avanzi della grande coltura neolitica che nella lunghezza dei secoli erasi estesa in tutto il bacino del Mediterraneo e dentro il continente, senza che ora sia possibile districare la parte di tale civiltà che proviene dall’Oriente da quella sviluppatasi nell’Occidente. Certo non sappiamo ancora raccapezzarci nei rivolgimenti preistorici. La mancanza dei dolmens nell’isola di Creta prova che ci fu un’interruzione nella corrente che veniva dai paesi orientali,. J) A. Mosso, Memorie R. Accad. dei Lincei, 190S, cap. XII, p. «2. 2) Siret, Op. cit., tav. xvn, p. 123. A. Mosso, Le origini della civiltà mediterranea 38