Gli Indo-germani non presero parte alle origini della civiltà mediterranea 331 VI. Gli Indo-germani non presero parte alle origini DELLA CIVILTÀ MEDITERRANEA. L’essere pura e dolicocefala la razza nei centri donde si diffuse la civiltà mediterranea, è una ragione per escludere l’intervento degli Indo-germani. Ho già toccato il grave problema nell'ultimo capitolo del mio volume su Creta; lo studio delle armi primitive di rame e di bronzo avendomi fatto conoscere meglio le vie di propagazione della civiltà sul continente, sono obbligato a ritornare su questo tema. Riconosciuta una lingua protoaria (od Ur-spracìie come dicono i Tedeschi) si ammise l’esistenza di un popolo primitivo che la parlasse (Uroolk). Dell’induzione linguistica non posso occuparmi, perchè non sono glottologo, ma sulle altre parti di questa ipotesi devo, come antropologo e cultore dell’ archeologia preistorica, accennare alcuni fatti nuovi che possono essere utili nella ricerca della verità. La teoria degli Indo-germani comprende quattro problemi: 1.° l’esistenza di un popolo pro-toario; 2.° la sua lingua; 3.° la sua patria; 4.° il tempo in cui visse. Di questi quattro argomenti uno solo appartiene ai glottologi. Le indagini sulle armi più antiche di rame e di bronzo servono ad orientarci sulle tre questioni che in tedesco chiamansi Uroolk, Urheimat, ed Urseit. I glottologi sono d’accordo nel dire che il rame fu conosciuto dal popolo ario prima che questo si dividesse per diffondere la civiltà. La prova è data dal fatto cne la parola latina aes corrisponde al gotico aiz, al sanscrito àyas, all’avestico ayah1). Anche il De Michelis nel suo libro recente L'origine degli Indo-europei '2) scrisse come “ non si possa ammettere che la compiuta formazione del sistema etnico Indo-europeo avvenisse prima che l’età del bronzo fosse relativamente avanzata „, e poco oltre aggiunge (pag. 191): “Mentre i Protoarii coesistettero con la popolazione dell’epoca neolitica, quei loro più o meno diretti discendenti, da cui il linguaggio ario fu importato nelle regioni terminali del territorio Indo-europeo, parteciparono ad una fase più evoluta di cl- V Schraedkr, Reallexicon der Indogermanischen Altertumskunde. Strassburg, 1901, pag. 488. h Pag. 187, Fratelli Bocca, 1903.