I 'progressi della ceramica nell’età neolitica 45 vaso cilindrico. La decorazione sembra fatta colle unghie. Il pollice e l'indice infìggendosi nella creta molle, producono un angolo simile. L’arco della curva corrisponde a quello delle unghie umane e la sporgenza della creta in mezzo alle due impressioni curvilinee, lascia credere che lale decorazione fosse realmente fatta colle unghie. Questa ceramica si trovò identica nei terreni neolitici dell’Italia, ed è inutile ricordare agli intelligenti quanto sia profìcuo per Io studio della ceramica neolitica del Continente il trovare in Creta le stesse forme di vasi rolla medesima decorazione, dentro strati dei quali conosciamo con incertezza minore la cronologia. Nel pozzo B vennero in luce frammenti di ceramica rossa, ben cotta, nei quali la decorazione è fatta colla stecca in linee splendenti. Di quest’argilla (che probabilmente prima veniva colorata in un rosso vivo pompeiano e dopo lustrata colla spatola) vi sono frammenti di grosse coppe e di vasi globosi. Alla profondità di 5 metri trovai un pezzo col manico a nastro messo verticalmente (fìg. 34) presso il bordo di un vaso a pareti cilindriche. La superfìcie venne decorata con fossette rettangolari, nelle quali vedesi la sostanza bianca. Questo è un altro tipo decorativo, che vedremo comunissimo nella ceramica neolitica dell’Italia. Si può affermare che tutte le forme fino ad ora credute caratteristiche dell’età neolitica sul continente, si trovano pure nel terreno neolitico di Creta. Una scodella quasi intatta di argilla, color marrone, bene lustra alla superfìcie, di buona cottura, è rappresentata nella figura 35, in grandezza metà del vero; vi sono scodelle simili con due anse. La maestria raggiunta nell’arte figulina appare evidente nei tentativi fatti per decorare con figure le stoviglie. Tolto il pavimento in una stanza, si trovò alla superficie del terreno neolitico la figura 36, d'impasto grossolano a superficie levigata, i‘ìg. 33. — Pezzo di ceramica neolitica lavorato colle unghie.