Ceramica neolitica dell'Egitto e suoi raffronti con quella di altri paesi 13 occorrere nella vita sotterranea. Non fa dunque l’invasione di un nuovo popolo venuto colle dinastie dei Faraoni che abbia portato nella valle del Nilo il rito funebre, che trasformava la tomba in una specie di casa, con tutto ciò che serviva al defunto durante la vita. II. Ceramica neolitica dell’Egitto e suoi raffronti con quella di altri paesi. Nel Museo di Torino vi sono dieci vasi come questo della fig. 3 1), il quale fu trovato a venti chilometri al nord di Tebe, presso a poco dove fecero gli scavi Petrie e Quibell a Nagada. La decorazione rappresenta una barca con molti remi, due cabine nel mezzo, e sotto vi è una vela distesa, forse di cuoio, sostenuta con molte traverse. Parlerò più estesamente di queste barche nel capitolo sulla navigazione. La terra cotta è di colore bigio, i disegni di color marrone. La preparazione dei vasi di pietra ed alabastro prese tale sopravvento nelle prime dinastie, che successe un decadimento della ceramica, il quale fatto non osservasi in Creta dove il progresso dell’arte figulina fu continuo. Specialmente caratteristici sono certi vasi sottili e fragili che hanno la superficie esterna di color rosso-sanguigno, eccetto intorno alla bocca, colorita in nero come l’interno, e tutte due le superficie sono molto lustre. Comunissimi a Creta e sul continente nell’età neolitica ed in epoche posteriori, sono i vasi neri o rossi con dentro ai graffiti una sostanza bianca, i quali vasi vennero in luce lungo tutta la valle del Nilo. Le tazze, decorate come l’intreccio dei vimini di un canestro, e certe fascie di triangoli nei quali vennero tracciate linee parallele per metà ad un Iato e per metà all’altro, coppe con disegno a scacchi, dove i quadrati sono alternativamente pieni di fossette quadre nelle quali venne chiusa una materia bianca tanto comune nella ceramica italiana e del continente, fino all’epoca del bronzo, trovansi abbondanti nell’Egitto preistorico. 1 meandri e le fascie ad angolo, liscie, su fondo graffito di linee parallele, tanto frequenti nelle ceramiche neolitiche, si trovano sui vasi egiziani di terra nera, bigia o rossa; cosi pure le incisioni 1i È alto 16 centim. Le anse tabulari sono lunghe centim. 2 %. V