220 MINIERE PREISTORICHE DI RAME DEL MONTE SINAI E DI CRETA un pezzo di metallo e due pezzi di scorie nere e spugnose, me li diede per fare l’analisi. A primo aspetto il metallo sembrava un pezzo di ramo nativo attaccato ad un. poco di ganga1). Dei due pezzi di scoria, uno piccolo conteneva molto rame; ed un altro pezzo più grande conteneva piccole quantità di rame. Constatata la presenza del minerale di rame e delle scorie ramifere, pregai il dott. Hazzidaki di ritornare sul luogo per ulteriori ricerche, perchè mi aveva detto che a Chrysocamino c’è una grotta nella quale egli aveva raccolto frammenti di ceramica, e donde probabimente si estraeva il minerale, Il dott. Hazzidaki intraprese un’altra volta il lungo viaggio da Candia, e siamo a lui riconoscenti se si è potuto stabilire con sicurezza che in fondo al golfo di Mirabello, a Chrysocamino, esisteva ai tempi minoici una miniera di rame. Dopo questa seconda visita mi spediva le seguenti notizie: “La riva del mare si alza oltre i cento metri, e quivi trovasi la caverna, con un’entrata stretta cosi, che per passare bisogna inginocchiarsi e strisciare carponi sul suolo. Essa è lunga 52 metri. La vòlta si stende irregolarmente, coll’altezza di 2 metri nella parte più vicina all’entrata, cioè circa a 2 metri da questa, e nel mezzo raggiunge i 20 metri, essendo di circa 12 metri nel fondo. Tutte le pareti e la vòlta sono coperte di stalattiti, ed il minerale è calcareo; grandi blocchi di pietra sono caduti dall’alto, specialmente nel fondo della caverna,,. Qui il dott. Hazzidaki trovò un bicchiere quasi intatto del secondo periodo della prima età minoica (Early Minoan II). Nella visita fatta nel 1906 il dott. Hazzidaki aveva trovati altri pezzi di ceramica dell’epoca primitiva con molti frammenti, i quali erano troppo piccoli per stabilirne l’età. Raccolse pure la parte di una piccola marmitta con ornamenti bianchi su fondo nero. Questo vaso appartiene all'ultimo periodo dell’età di mezzo (Middle Minoan III). Dall’insieme dei frammenti di ceramica possiamo arguire che dentro questa caverna siasi continuato ad estrarre per lungo tempo il minerale ramifero. Che siansi compiute presso questa caverna operazioni metallurgiche, lo prova il grande pezzo di crogiuolo che il dott. Hazzidaki raccolse e del quale presento il disegno in metà grandezza (fig. 145). Vi sono ancora due altri pezzi della medesima forma, dei quali non dò la figura. Alcuni pezzi sono spessi due centimetri ed altri solo uno; cosi che può ammettersi siano pezzi di vari crogiuoli. Tutti sono di argilla, *) All’analisi risultò essere protossido di rame 45,05%; ossido di ferro 2,40%; ganga contenente silice allumina e calcare 23,80 % ; il resto era acido carbonico, aciiua, ossigeno 28,75%.