l’kTÀ DEL RAME IN ITALIA Il sepolcreto di Remedello. Un sepolcreto di Remedello nel Bresciano, descritto dal Chierici, conteneva un centinaio di tombe, le quali ci danno un’idea dell’ambiente in cui vivevano gli abitanti dell’Italia settentrionale quando vennero in uso le prime armi di rame. Accanto agli scheletri si trovavano le freccie di selce, qualche volta diciotto o venti, bene allineate, come se avessero deposto nella fossa il turcasso. Le accette di pietra sono liscio, con martelli forati in testa e pugnali di selce in forma di mandorla lavorati a fini tBS&ak. ritocchi. Della tela che fab-bricaVasi allora è rimasta l’impronta sulla patina di un pugnale (fig. 1G5). La gjw grande abbondanza delle ¿.-iM&S armi di rame nella Tosca-na e nell’Umbria prova che % m l'agricoltura doveva esse-re fiorente ed il popolo ricco. Tenuto calcolo del V Fig. Kj5. prezzo del metallo, occor- Fig 16(3 Pugnale di lame delle revano certo scambi con- Pugnaletto di rame tombe di Remedello. siderevoli fatti colle der- trovato a Remedello. rate per cumulare provviste cosi grandi di rame le quali scamparono dalla distruzione di tanti millennii. Sui vestiti applicavano come ornamento laminette rettangolari, od elittiche, tagliate da conchiglie con due fori per cucirle. Una tomba ne conteneva centoquattordici, messe probabilmente alla superfìcie di un cinturone che passava a tracolla dalla spalla destra al fianco sinistro, e la mano dello scheletro poggiava sul pugnale. Attorno al cadavere, come nelle tombe neolitiche egiziane nell'età del rame, erano vasi grandi e piccoli, conformemente