164 I SEPOLCRI A TUMOLO O “ DOLMENS „ DELL’ITALIA MERIDIONALE è una lastra che ha un buco nel mezzo: per questa particolarità riproduco la figura, sebbene ripetutamente pubblicata1). Un’apertura nelle pietre dei dolmens trovasi comune in Francia, nella Siria ed in molti paesi. Non sappiamo quale significato abbiano queste aperture nei dolmens, forse accennano alla credenza nell’anima, donde poteva uscire od entrare. Per la storia comparata dei popoli europei è utile questa rassomiglianza dei dolmens sopra cosi vasta superficie del mondo antico. L’Orsi a Monteracello2) trovò due tombe di un tipo nuovo per la Sicilia, formate da lastre calcaree; rimaneva la copertura superiore, e l’Orsi in queste cassette che contenevano scheletri e vasi riconobbe veri e propri dolmens. Lo scheletro che l’Orsi vi trovò dentro aveva gli arti ripiegati, ed assieme a pochi cocci un pezzo di selce lavorata. Nel lato di una di queste tombe eravi un finestrino. L’essere questi dolmens del primo periodo siculo, può servire come dato cronologico. Riproduco la fotografia di altri due dolmens (fig. 116,117) che trovansi a Giurdignano, i quali furono scoperti insieme ad altri tre dall’aw. Pasquale Maggiulli nell’anno 1893. In tutti i dolmens di Terra d’Otranto il tumolo di terra è scomparso per l’erosione delle intemperie, e probabilmente fu disfatto per spargere la terra coltivabile sulla superficie rocciosa del terreno circostante3). J) 11 prof. Pigorini, per salvare la ricordanza di questi dolmens, ne fece fotografare alcuni che pubblicò nel suo Bollettino di paletnologia (Monumenti megalìtici di Terra d’Otranto, 1899, pag. 178): essi comprendono i dolmens di Feria-cavallo e di Minervino (tav. IX), menhir di Giurdignano, dolmen Grassi, menhir di Zollino e di Merina, dolmen di Chiancuse. Un dolmen di Birori, presso Cagliari, fu pubblicato dal Taramelli (Bullettino paletnol. Hai., 1906, pag. 268). Già il Nicolucci aveva pubblicato le figure di sette dolmens in un lavoro che citerò in seguito, le incisioni però lasciavano molto a desiderare. Colle tre figure che ora pubblico è completata la serie delle fotografie iniziata dal Pigorini pei dolmens dell’Italia meridionale ora conosciuti. 2) Orsi, Bullettino paletti, ital., XXIV, 1898, pag. 201. 8) La superficie interna della pietra orizzontale è distante circa un metro dalla roccia che formava il fondo del sepolcro. Nel dolmen delle Chiancuse (fig. 116) la tavola di calcare che copre la tomba è lunga m. 3.35, larga m. 2.60, spessa m. 0.32. 11 dolmen della fig. 117 è coperto da una pietra lunga m. 3, larga m. 2.55, spessa metri 0.17. A Giurdignano, il dolmen dei Sudili, nel fondo del signor Cosi, ha la pietra superiore rotta, di forma trapezoidale: lunghezza m. 3.80; larghezza in. 2.60; spessore m. 0.35; altezza m. 0.95. In altro dolmen a Giurdignano, nel fondo Stabile, proprietà Gennacari, la pietra superiore: lunghezza ni. 3; larghezza m. 2.55; spessore in. 0.20. Altri tre dolmens trovansi nel fondo di Garzia nella masseria Paletta e nel fondo Orfine del signor Pizzo. Sono grato alt'avvocato Pasquale Maggiulli