296 11/COMMERCIO MINOICO PRIMITIVO lama nel manico. I vasi, erano di forma neolitica, lisci, senza disegni, di color scuro nerastro, o leggermente rossi. La ceramica, tutta fatta senza tornio, nera e rossa, ha la superficie talora brillante pei’ la pulitura: quando vi è una decorazione, i disegni sono molto semplici, di carattere neolitico con linee spezzate e punti, e rare incisioni curvilinee. Una di queste coppe, rappresentata nella fig. 184 B, porta un anello di rame intorno al piede. Queste coppe si trovano presso gli scheletri, chiusi dentro urne, con forma simile a quella delle grandi anfore che Don Morelli trovò a Pietra Ligure nel Genovesato. Abbondano gli oggetti d’argento, special-mente gli anelli fatti con filo avvolto a spirale. Quando facevansi questi vasi nella provincia d’Ar-gar, lo stagno era due volte e Fig. 184 A. B. Copre trovate in Spagna, identiche per la forma a quelle della prima dinastia che vennero in luce in Egitto ed a Cnossos sul terreno neolitico. mezzo meno abbondante dell’argento, secondo il ricco materiale raccolto in centinaia di tombe dai fratelli Siret. Possiamo quindi ammettere, per rispetto ai metalli, che fosse un tempo poco diverso da quello delle tombe di Cumasa, che appartengono al secondo periodo dell’epoca minoica primitiva in Creta. Siccome in Spagna non esiste lo stagno, è probabile lo prendessero dall’Inghilterra. Ad ogni modo qui siamo al principio dell’epoca del bronzo, in una fase della civiltà simile a quella che descrissi per l’Italia, corrispondente a quella del rame; e la ricchezza mineraria della provincia di Argar, in rame ed argento, sarebbe stata la causa dello sviluppo di questa civiltà; ed i fratelli Siret sono convinti che la popolazione in questa parte del Mediterraneo non abbia subito l'influenza dell’Oriente, anzi abbia essa dato impulso al progresso nei paesi orientali.