Critica dell’ipotesi che sia esistita in Europa ed in Egitto una razza sleatopige 95 II. Critica dell’ipotesi che sia esistita in Europa ed in Egitto UNA RAZZA STEATOPIGE. L’ipotesi che la Dea Madre si rappresentasse con due forme diverse, della donna grassa o della donna normale, viene complicata dalla presenza delle donne steatopige nell’interno del-l’Africa e dalla preferenza che nell’Oriente gli uomini danno alle donne grasse. Vedremo che l’inclinazione attuale delle popolazioni africane per le donne grasse esisteva nell’età neolitica, e tale atavismo merita essere ricordato nella psicologia dei popoli. È noto che neU’Africa meridionale e al Capo di Buona Speranza le donne boschimane ed ottentote presentano un grande sviluppo delle natiche. I disegni dei viaggiatori dove sono descritte tali forme anomale del corpo *) rassomigliano esattamente pel loro profilo all’idolo neolitico che trovai a Creta e alle figure femminili egiziane. Cuvier fu il primo a studiare la struttura di questa gibbosità in una donna venuta a Parigi nel 1815, che fu celebre col nomo di Venere ottentota2). Risultò all’autopsia che l’enorme sviluppo delle natiche era prodotto dall’ipertrofia del tessuto grasso, per modo che lo strato posto sopra i muscoli glutei e sotto la pelle era spesso oltre quattro dita. A questo sviluppo caratteristico dell’adipe, venne dato il nome di steatopigia: ed è proprio delle donne, perchè manca negli uomini. Anche in altri paesi dell’Africa presso i Cafri, i Somali ed i Berberi trovasi questa singolare anomalia. Insieme allo sviluppo delle natiche osservasi alla faccia esterna delle coscie una massa grassosa che si prolunga, fino verso il ginocchio, formando una forte sporgenza sotto l’anca. Questa ò cosa comune nelle donne molto grasse: ed osservasi pure in una figura simile di alabastro colle anche assai sporgenti e il tronco impiantato come su due colonne cilindriche trovata nel terreno neolitico di Cnossos dall’Evans. In Egitto, fatte poche eccezioni, come le statuette femminili *) E. Blanchard, Étude sur la stéatopygie et le tablier des femmes Boschi-manes. “ Bulletin de la Société Zoologique de Franco r, 1883, voi. \ III, pag. 43. ¡¡) g. Covikr, Extrait d’observations faites sur le cadavre'd'ime femmc connue à Paris et à Londres sous le nom de Venus Hottentote, “ 31'moiies du Mu.-v um „, III, 1817, pagg. 259, 274.