Capitolo Tredicesimo. I sepolcri a tumolo (o dolmens) dell'Italia Meridionale. I. Distribuzione delle tombe a tumolo. Questa è la tomba di uno che visse molto tempo addietro, che combattè valorosamente con Ettore glorioso. Iliade, VII, 89-SO. Sul sepolcro di Patroclo, Achille fece fare un tumolo che aveva trenta metri di diametro, e sorgeva sopra un promontorio, perchè Io si potesse vedere da lontano. Gli Etruschi conservarono tale forma di sepolcri, che trovansi ancora a Corneto Tarquinia. Deve essere un’idea istintiva che guidò l’uomo nel dare questa forma ai sepolcri, perchè essa trovossi pure presso gli Indiani nell’America. I tumuli sono diffusi in grande parte d’Europa, dove sono più comunemente conosciuti col nome di dolmens1) o monumenti megalitici. I dolmens segnano la via del commercio preistorico, che costeggiando le spiaggie africane arrivava sull’Atlantico ; e lungo le coste della Spagna e della Francia finiva alle isole britanniche. Un’altra via commerciale segnata dai dolmens, è quella che passa per l’Italia, le isole della Sardegna e della Corsica, attraversa la Francia e dalla Bretagna sbocca nella Manica. Parlerò in seguito di questa via delle carovane, che dalle bocche del Rodano re-cavansi a prendere lo stagno alle isole Cassiteridi in Inghilterra. *) Il nome di megalitico è una designazione generica dei monumenti che esamineremo in questo capitolo, e per la sua etimologia greca vuol dire grande pietra. I Celti chiamarono Dolmen queste tombe, e tale parola viene da daul tavola e moen pietra.