66o DELL’ HISTORIA VENETA 1640 fen\a che la confufion fi difordini tra popolo j) numerofo. humiliato-fi concorde-mente al ritme del fuO Signore. cb’’ entra folennemen-te in Lisbona. ton ap-plaufo di tutto 7 ¡legno . da’ Cufii-gliani abbandonando/?fponta-neamente le Piane . convogliata/? la Vice-Teina ay Confini . t itr tutte Je Regioni , [coperte dalia Corona di Portogallo , tfaitandoti quella di Giovanni W. mofla, reftare in breviílimo tempo in potere di fé medefima ma con tant’ ordine, e con tale quietezza, che neilun comandando , ogni conditione di perfone al nome del nuovo Rè prontamente obbediva . Giovanni, intefo l’accaduto in Lisbona , fattoli proclamare Rè ne’ fuoi Stati, entrò in quella Città il fefto giorno del medefimo meSe con indicibile pompa , e ricevuto il giuramento da’ popoli, lo predò reciprocamente per 1’ oifervanza de’ privilegi. ■ Diffufa per quel Regno la fama, non tardò alcun luogo a Seguitare l’elempio, con tanta unione de gli animi, che non pareva mutationc di governo, ma che Solamente-al Rè fi cambiaife nome,coti infolito gaudio de’popoli. I Caftigliani, fparfi in alcuni pre-fidii, e quelli di San Gian, Fortezza d’inefpugnabile fito , forprefi da fatale Stupore, n’ ufeirono fenza contrailo. L’Infanta fù accompagnata a’confini, & alcuni de’ Miniitri Caftigliani reitarono prigioni, per Sicurtà di quei Portoghefi, che fòlTero in Madrid trattenuti. In otto giorni fi riduife tutto il Regno ad una tranquilla obbedienza. Fino nelTltidie dcll’Orien-te , nel Brafil, nelle coite d’ Africa , e nell’ Ifole , che fi numerano trà le conquiste de’ Portoghefi, quando da Caravelle, in diligenza Spedite , ne fù portato 1’ avvifo, quafi che foSTe attefo, abjurata con univerfale confenfo 1’ obbedienza a Cartiglia, il nome di Giovanni Quarto fù riconofciuto, e acclamato. A KNO MDC XLL 1641 olivares ftefìa in periglio la Monarchia. dubbioso dove più rivolgere i tentativi . fi feerie la Catalogna. trafeuran-do, come fià facile , il ricovero di Forte-galle . SE alle prime invafioni a* confini de5 Pirenei s’ haveva provato , che la Spagna , vota di viveri, d’ oro , e di gente , appena poteva nella propria cafa refiftere hora che nelle vifeere fe le Scoprivano tanti nemici, fi pronoflicavano mali peggiori. L’ Olivares , accortofi , che i in vece di promuovere la Monarchia , e la prepotenza, conveniva efsa della propria falute contendere, non potendo contrastare da due parti, flava in dubbio , dove s havefsero a rivolgere le maggiori cure, e gli sforzi. In fine giudicò meglio contra la Catalogna applicarsi , fperando, che non riufcifse lunga l’imprefa j & insieme temendo, che col dar tempo, la fortezza del Paefe, la ferocia del Popolo, & il foccorfo de’ Francefi, la difficul- taf-