1641 thè ungevo i Principi attenti . •vedendo a tontbiarfi tiel tomun Padre i minifieri dei %elo . principalmente a dombr *te-fetit il Viceré di Napoli. co! Gran Duca. e tutti ai. tri ugualmente . ad alcun piacendo P opportunità de’ timori. da Napoli però ardentemente riclieden-dofi la via de'giuditii. e da Fiorenza ancora . thefpedifce a Parma , perche fot-tentrino le negotiationi •gli [degni. 68o DELL’ HISTORIA VENETA il Prefetto, come Generalillìmo, & il Marchefe Luigi Mat. thei, Maftro di Campo Generale, con altri Capi, e con gran, di apparati. Rifvegliava quefto improvifo armamento atten. tione ne’Principi, e ne’ popoli yarii, difcoriì } perche nel Pon. tefìce , che nell’ età meno grave haveva con tanta cura col. tivata la pace , fi convenivano credere grandi penfierì, e Urani difegni, fe nell’ eftremo de gli anni rifolveife turbarla 3 e tanto più in congiuntura, che la Chriaftianità lacerata , & efangue richiedeva dalla cura paterna di lui quiete, e rifto. ro, e l’Italia, efpofta in preda a gli ftranieri , fofpiravadal-la concordia de’ fuoi Principi rimedio, e falute . Imputava^ tutto a’ Nipoti, e s’accufavano le loro intentioni, ò rivolte ad afficurarfi del Duca, con privarlo de gli Stati vicini, ò eftefe, come per lo più fi credeva, ad oggetti più vaiti. So-pra ogn’altro il Vice Rè di Napoli fe ne moftrava gelofo, perche fapeva, che alle trame de’ Francefi fopra quel Regno havevano i Barberini preftate 1’ orecchie, e forfè l’opera con alcuni Baroni. A Ferdinando poi, Gran Duca, niente meno fpiaceva veder’ a’ fuoi confini armato il Pontefice, & in penderò di far nuovi acquifti, havendo oltre a’ proprii y e comuni riguardi di non lafciarlo crefcere di potenza, provata la volontà de’ Barberini, dal fuo Stato oriondi, così aliena dalle fue fodisfattioni, che in qualunque negotio gli era accaduto di riportare , ò pregiuditii, ò diigufti. Nè difuguali fornimenti verfavano nel cuore degli altri ognuno moftrandofi fof-pefo alla novità, & alcuno coprendo con l’apparente gelotìa dell’ armi, la fperanza de’ profitti, fe qualche torbido fi pro-movefle . Sopra tutti crucciandoli ’1 Vice Rè , perche il nuovo fofpetto a’ confini gli prohibiva efpedire in Spagna, & a Milano i ricercati, e neceflarii foccorfi, infervorava la fua me-diatione , ricercando 'al Pontefice, che contra Odoardo fi procedere folamente con le forme giudiciarie, e civili. Anche il Gran Duca interponeva all’oggetto ftefso gli offitii; e credendo, che a Parma pure vi folle bifogno di moderare il fervore de gli animi, efpedì il Marchefe Guicciardini a per-fuadere il Duca di temperare lo fdegno, e dar luogo al negotio 5 e per indurvelo quafi per forza , haveva denegato il tranfito a militie, che da Odoardo s’ inviavano a Caftro , e prò*