con rifinii* mento del Pontefice Centra i Nipoti. f con ac-crtfcimento di fiducia io Odoardo. LIBRO DUODECIMO. 701 la conchiufione di tale Trattato fi divulgò, che da’Principi 1641 variamente fù intefa. I Barberini fi dimortravano molto SoS-pefi, e colpiti, e lo rtelTo Pontefice Segretamente fi querelava, che Thavefl'ero con fallì Supporti deluSo i proprii Mini-rtri, & i Nepoti impegnato tant’ oltre. All’ incontro Odoardo ne concepì altrettanta baldanza ; perche , dal patrocinio della Lega porti gli Stati di Parma, e di Piacenza a coperto, Sperava nello ftordimento de’ Tuoi Nemici aprirfi la ftrada, ò alla ricupera di Caftro, ò all’occupatione d’altro luogo, che valefie per concambiarlo. Dunque ottenuto dal Duca di Mo-dona il parto, s"avviò contra lo Stato Ecclefiaftico con circa tre mila Soldati a Cavallo , gente Scelta pe ’1 coraggio , ma feii-za Fanterie, Senza Cannoni, e Senza qualunque apparato , che -ad oppugnationi importanti Servir poteiTe. Teneva però buoni Capi, a’ quali per dignità il MareScial d’ Etrè Sopraftava, che, a Sodisfattione de’ Barberini rimofio dal Rè di Francia dall’ AmbaSciata di Roma, il tratteneva appreiTo il Duca , dando credito all’ Armi, e alle molle, quafi che la Francia con tale apparenza vi concorrefle. Ma veramente, oltre ali’ esbor-So di qualche poco danaro a Sconto di Sue penfioni, altro la Francia non contribuì a Savore del Duca , che offitii. Solamente il Lionè gii eshibì due mila Fanti a conditione, che Servifiero ne’ prefidii ; ma il Duca gli ricusò , infoSpettito , che cercaflero di nuovo i Francefi la via d’introdurli nelle Sue Piazze. Tali mofle grandemente dispiacquero a’ Venetiani, e al Gran E)uca ; impercioche , provocandofi da Odoardo la guerra , ch‘ effi con gli offitii, e colle apparenze Speravano di sfuggire, dubitavano , eh’ egli, internandoli nello Stato Eccle-fiaftico, foprafatto dalle forze nemiche, vi perifle, ò che ritirandoli con difcredito, con difordine, erotta, fi tirafle dietro 1 Armi Pontifìcie nel feno del Suo paeSe. Perciò dal Senato gli fù Spedito incontro Giovanni Battifta 'Ballarmi, che poco prima era ftato a partecipargli la conchiufione della Lega , per rappreSentare il Sentimento de’ Collegati, e quei ri-guaidi, che con più ficuri configli, in vece di vane iperau-ze, potevano apportare in breve a tutti la quiete, & a lui certifiimi frutti di gloria. Il Duca, che , nel comunicare a’ nncipi la Sua moffo, haveva allegata per iScuSa 1’impotenza / di > che dal Me* doneft incarnino/! contro lo Stato Ecclefiaftt-co. J appoggiato l' Arbitrio dell' Armi all'Etri . nmoflk di J{oma dalla Corona di Francia . i cui prefidii fi ri cu fa-no dal Da- nieli volentieri fenti-tafi la fu a mojfa dalla Pepublica,/ dal Gran Duca. ma da q uffa procura-tofi d'interromperla .