i6ij nen Infievolì a reggetegli affiliati . ttndutti cìr ultime angufiie. Jopracbe fi fpedifcoti» avvi fi a Ferdinando, e alTclf do. rrir/ì 1' cerbio fopra Crema. gitffifltnit in qui fio mentre di Spagna gli avvifi della Pace. perfuafa a Carlo dalla Francia . 152 DELL’ HISTORIA VENETA ottanta reftarono prigioni, gli altri morti sù 1 Campo con 10 ftefso Baglione, Verginio Orfino di Lamentana, e Giacomo Aliberti, Capitano Francefe . Il Senato , per rifarcire con immortale memoria apprefso i Poderi la vita , nel fiore degli anni perduta, erefse in Santi Giovanni, e Paolo inil-gne Sepolcro ad Oratio, del quale con pruove di ugual fede , e coraggio eraii in quefta Guerra il nome illuftrato fopra qual fi iia altro. Quefti fovvegni, fe bene frequenti a Gradifca, efsendo però fcarfi, non badavano ad ailicurarla in fine, che non cadcife 3 onde in nuovi tentativi infittendo i Tedcfchi, con fuochi d’artifitio procurarono a Fara d’ardere il Ponte 3 ma trattenuta da pali confitti, e da tefe corde la machina, F effetto non riufcì. All5 incontro i Veneti, per tagliar la communicatione del Forte Stella, pe’l qual3 entravano in Gradifca foccoriì, e n’ erano fortite alcune inutili bocche, prefero alloggio a Draufina, anguttiando gli attediati in modo, che il Forte pativa d’acqua, e la Piazza fi riduceva a gli ettremi. Havevano quegli habitanti inviato a Ferdinando il Baron d’Ech a informarlo, c’ horajnai coll’ ultima neceflìtà combatteva la fede, & a Milano il Vefcovo di Triefte, a follecicare il Toledo a qualche diverfione gagliarda . Quefti haveva Tempre ne’ fuoi più fervidi impieghi nel Piemonte tenuta gente a’ Confini de’ Venctiani, che havendo- 11 ben muniti, non lafciavano luogo , che a reciproca gelofia, & attentione, fin’a tanto, che caduto Vercelli, e rinforzato da gli Spagnuoli il numero delle militie, da queft’ altra parte s’ augumentavano ancora i fofpetti 3 perche, fabricandofi fcale in Lodi, e difponendofi altri apparati, pareva, che fi miraife dal Governatore di Milano a forprefe, & attacchi, in particolare di Crema . Ma ecco , che Cornerò di Spagna portò approvata la capitulatione della Pace , eh’ era fiata prima conchiu-fa in Parigi, dove il Rè, &i Miniftri fopramodo cupidi, che fi componeifero gli affari d’Italia , per non haver’ obligo d’impegnarli m quella guerra colf Armi, havevano indono Carlo ad affentir’al difanno fotto la parola, e la fede di quella Corona y il Duca non s haveva reio diffìcile ad appi ovario 5 perche, non ifperando di ricuperare colia forza Vercelli, defidera-va rihaverlo per ogni modo con qualche trattato . Circa poi le cofc