LIBRO NONO. 5*1 nato, per temperare con impieghi più quieti’! bollor dell’ingegno, al governo di Portogallo, mentre l’Infante Cardinale, pur’altro Fratello, s’inviava a quello di Fiandra, egli, acce-fofi d’ira, poco dopo mancò, ò da tedio della Tua forte, ò da difordini, havendo, per così dire, liquefatto nell’ otio 1’ animo , e ne’ piaceri confumate le forze della natura. La fama tuttavia n’ accusò il Conte Duca , quafì che , temendo il con-trapofto del fervore di Carlo alla fua autorità , gli haveffe col veleno procurata la morte : ma non è decente fenza pruove più certe accreditare feeleratezze sì atroci. In Alemagna Leopoldo , Arciduca d’Infpruch, ftanco da’ colpi della fortuna , contraria alla Cafa , & allo Stato, fpirò , lafciando piccioli Figli fotto la tutela di Claudia de’ Medici, fua moglie. In Polonia pure il Rè Sigifmondo pafsò all’altra vita, e ne’Comitii del Regno gli fù fottituito Uladislao, fuo Figliuolo maggiore. La Republica, per congratularli della Corona, gli elette Giovanni Pefari, Cavaliere, per Ambafciator’Ettraordinario $ che poi deftinato altrove , lafciò, che Giorgio Gioigio, Cavaliere, l’adempiette : e fù corrifpotta per nome del Rè dal Duca Oifo-Jinfchi, dopoeffere ihtoapreftar’obbedienza al Sommo Pontefice. * A TSL TSL O M DC XXX1JI. PEr la morte del Rè Guftavo tutto il Mondo credeva , non ottante la Vittoria pottuma, & i vantaggi dell’ armi , che come le gran moli, cadendo, fi fpezzano in minu-riifime parti, così fotte per crollar la fortuna , e infrangerà quell’ Imperio in modo , che fi sbandalfero l'Armate, fi difu-nittero i Principi, fi perdettero le conquifte, e che dopo bre-viflimo lampo non reftaflero di quetto gran fulmine, che la memoria, e le ceneri. Ma tutto in contrario ; imperciocbe, dopo ftabilita in Svetia la fuccelfione della Corona in Chri-ttina, unica Figlia del Defonto Rè, e pofta la tutela di lei, che non eccedeva Y età di fette anni in mano de’ principali Miniftri 3 i Capi dell’ Armi, nell’ Alemagna , riftretti a consiglio , rifolvcrono di continuare la guerra tanto più fervidamente , quanto che a’ loro fteill vantaggi fperavano dover’ in avvenire cederfi la gloria, c le prede. Ad Axelio Oxenftcrn, Gran 1632, Leopoldo , Arciduca. tS igifmonde. , Re di Polonia . (uccidendogli Ladif-lao. con cui ralltgraji la Ripulite a. t633 Opinioni mal fondato por la morte del Ri di Svetia . p affando alla Corona Cbriftina, fua Figlia . e delibera-do lo Sveca di non interromper la Guerra . appoggiata all' Oxen-ft erniafom-ma de' Cm- W- .