LIBRO SETTIMO. 397 perche, fe i Caia la (chi , cavando forza dalla fperanza di vicino foccorfo, moftravano più che mai refiftenza ortinata, il fuo efercito indebolito non gli permetteva , e d’opporli all’ Alpi unitamente co’ Savoiardi, e di continuare 1’ attedio. Co-nofceva oltre a ciò, e ruminava lo ftato prefente delle cofe; il Milanefe efpofto, i fudditi non contenti, le piazze fguar-nite , i viveri fcarfi , leproviiioni confante, & il danaro mancante j perche appunto in queft’ anno 1’ Armata Olandefe, fot-to il Comando di Pietro Heinio , Ammiraglio , inoltrataci con nobilillìmo ardire ne’ Mari d’ America , havea preifo l’Ifola di Cuba prefa la flotta, di venti Navi comporta , che traf-portava in Spagna i Thefori , tratti da quegli opulentiiTìmi Regni. Perciò, dopo un congregò in Pavia col Naifau , e col Monterei , haveva follecitamente fpediti Corrieri a Madrid per ordini, & ajuti, & a Vienna per afilrtenze, e rinforzi . Di Spagna non potendo giungere che tardi , (lavano le fue maggiori fperanze nell’ Alemagna ripofte, dove, ogni giorno a gran palli la potenza , e la felicità di Ferdinando crefcendo, non gli reftava , che più defiderare dalla Fortuna. In queft’anno dal Tillì s’occuparono Verden, e Staden; nè più trovava chi poteife refìftere , eccetto qualche Ifola , aflicurata dal mare,. ò alcuna Città, che , tenendo Porto , haveva apertala ftrada al foccorfo. Onde Ferdinando, prendendo cuore di tentare le cofe più ardue , applicò a far re-ftituire i Beni Eccleiìaftici, e particolarmente a confeguire per 1’Arciduca , fuo Figliuolo, 1’Arcivefcovato di Magdemburg, eh’ era ftato conferito ad Augufto, Secondo genito dell' Elec-tor di Saftonia. Ma da Ferdinando , foftenendoil la ragion con la forza, fi pretendeva, che , eifendo i Canonici iteli! decaduti dalla facoltà, come incori! in delitto di lefa Maertà nell’ adherir’ a’ nemici, folfero illegittimi i voti , & invalida perciò 1’ Elettione . Il Fridlandt fi farebbe fpinto nell’ Ifole di Danimarca, fe in quel Verno il ghiaccio del mare gli havef-fe, coni’è folito, permeilo il puflaggio, ò fe gli folfero ftati proveduti i Vafcelli, che non potè confeguire r benche , af-funto ’1 titolo di Generale dei Mare ; ne procuraife con ogni mezzo, e che in Lubeca il Conte di Suartzemburg per l'imperatore, e Gabriele le Roii per gli Spagnuoli s’affaticalTero, per 1 fot JoPP'amV-tssb. ligatt. r cen ptea [piranha di {avvigni. pfr ¡a flotta depredata da gli Olandefi. fpsdifee al Uè , & a Cefare. nel qual filo confida, eie t'aliala nelle Conquiflt. con tentativi piò ardui . applicando ad i inpar dronirfi de’ Beni di Qbiefa.. il Verno in queft0 mentre ftrr andò nella Da limare a il PaJTag?ja al Valjlain.