8 È chiaro dunque, che presso la chiesa padovana c’ era la scuola di notariato molti anni prima dell’ inizio delPUniversità patavina. E accanto alla scuola di notariato c’era nello stesso tempo anche quella di legge, come lo afferma una testimonianza di Grimoaldo prete del 24 settembre 1239. Grimoaldo, ormai vecchio, testifica in detto giorno al messo pontificio che morto Giovanni Caccio vescovo di Padova in vece sua fu eletto Gerardo da Marostica che reggeva nelle leggi in casa di Martino de Goxo: « Presbiter Grimaldus S. Martini de Padua interrogatus dixit : Scio quod dominus Johannes Cacius fuit episcopus paduanus et mortuo dicto episcopo Cacio dominus Aldricus qui fuit de Lonigo de Vicenoia qui tunc erat abbas S. lusti-nae et capitulum vel canonici paduani elegerunt dominum Gerar-dum de Marostica qui tunc regebat in legibus in domo Martini de Goxo que erat juxta majorem ecclesiam paduanam » (x). Pensa giustamente il Gloria che quel Martino de Goxo qui ricordato, fosse Martino Gozia celebre professore di Bologna venuto in Padova per ragioni politiche (2). Non è verosimile però che allontanandosi di qui siasi spento quello studio da lui iniziato come vorrebbe affermare il Gloria (3), ma abbia piuttosto continuato ininterrotto poiché numerosi sono i maestri giudici che incontriamo nelle carte private del tempo (4). Lo stesso vescovo Gerardo deve aver provveduto alla continuazione della scuola di legge accanto a quella di notariato e a quella di lettere. Presso la Chiesa Padovana ci doveva essere una piccola università che veniva man mano sviluppandosi e che ai primi anni del 1200 deve aver assunto il carattere di studio generale. ci ricorda un « Cor radino scolare qui moratur ad ecclesiam maiorem >>., che è forse da identificarsi con quel « Corradino notario comuni polacii » testimone in un atto del 1234, 2 ottobre (Arch. Museo civico di Padova cod. dipi. n. 1518). In un altro atto dello stesso anno 1228, 30 sett. redatto in « maiori ecclesia » vi è presente un «... Iacopo scolare» (Arch. Capit. di Padova, t. XIV n. 44 pubblicato in Dondi Dall’ Orologio, Diss. sopra 1’ Istoria ecclesiastica padovana, Diss. VII pag. 60 doc. 58). (1) Brunacci, Codice diplomatico c. 1130, Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova ms. 586. (Gloria, Monumenti dell’ Università di Padova, cit. doc. III0 pag. 3. (2) Gloria, Monumenti dell' Università di Padova, cit. pag. 115. (3) Ibid. pag. 117. (4) Roberti, Un formulario inedito, cit. pag. 35.