3 e Giovanni presso la badia della Vangadizza il 7 dicembre 1123 (J). Scuole di grammatica nel contado padovano dovevano esserci non solo perchè v’ erano in quello vicentino, come ne fa fede prete Rufo maestro (2), ma lo possono indurre anche alcuni chierici che portano il titolo di « magister » e che dovevano insegnare in scuole presso le chiese parrocchiali. Di essi ricordo: Magister Albertus presbiter de Montesilice (1126) (3). Magister Michahelis clericus de Lignario (1161) (4). Magister Johannes clericus ecclesie S. Juliane (1214) (6). Magister Patavinus clericus ecclesie S. Clementis (1215) (6). Magister Albertus clericus de Vicoageris (1216) (7). Magister Ugolinus clericus de Montesilice (1227) (8). Al principio del XII secolo incominciamo a trovare esempi di poesia: brevi iscrizioni, epitaffi e sopratutto firme nei rogiti notarili in versi leonini. Ionas notaio e causidico è indubbiamente un maestro di questi versi che alcuni altri notai ad imitazione pongono in fine dei loro atti. Egli varia continuamente le firme da due a quattro versi mantenendo, però, il solito concetto. E quantunque siano ben povera cosa bisogna tenerne conto poiché sono gli unici monumenti poetici di quel tempo. Al 1110 risale un’ iscrizione eh’ era nella chiesa di Piove di Sacco: « Praesulis est templi finitio tempore Petri Milo fundavit vir praesul et imperialis » (9) ; (1) Gloria, Cod. dipi. pad. II, pag. 118. (2) Brunacci, Istoria Eccles. pad. ms. cit. c. 1146. (3) Museo Civico di Padova, Archivio Corona, Prov. diverse perg. n. 319-13. (4) Do n di Dall’Orologio, Dissertazioni sopra l'Ist. Eccl. pad. cit. diss. VI. pag. 47 doc. 7 ott. 1161. (5) Ibid., diss. VII. pag. 4 doc. II, 14 giugno. (6) Ibid., pag. 5 doc. Ili, 17 settembre. (7) Dondi Dall’ Orologio, op. cit., diss. VII. pag. 6, doc. IV, 3 luglio. (8) Museo Civ. di Padova, Arch. Corona, Montesilice. B. 33, doc. 29 aprile. (9) Brunacci, op. cit., c. 1102.