86 Codice 408 della Biblioteca Antoniana di Padova Uno dei codici più accurati della prima metà del secolo XIII di origine padovana è certamente questo codice della Biblioteca Antoniana. Membranaceo, mm. 370 X 240, di cc. 128 scritte su due colonne (290 X 155) di 35 righe da perito calligrafo. Ha una legatura antica in assicelle coperte di cuoio rosso sgualcito con dorso di cuoio marrone. Ha in principio ed in fine due fogli pergamenacei di guardia elegantemente scritti su due colonne da mano più tarda, contenenti materia legale. Contiene una serie di « Sermones ». Incipit : « Aspiciens a longe ecce video dei potentiam venientem ». Explicit : « Sed si illi qui pauperi esurienti non conferetur cibum ? sicienti non.....» (È mutilo in fine). La scrittura regolare e accurata è ben squadrata e poco addossata. La g è quale la osserviamo nel codice di Monselice con 1’ occhiello inferiore un po’ angoloso e appena chiuso da un leggero filetto; le forme squadrate della c e della d sono quali si osservano nell’ Ordinario della Chiesa padovana. Le iniziali, onciali, rosse e azzurre alternate sono uguali a quelle che osservammo nei codici precedenti. Nel presente, però, abbiamo una maggiore eleganza che riscontriamo solo nei codici 1276 e 884 della Biblioteca Universitaria di Padova. Fra le iniziali rileviamo la A a c. Ir, che fra altri disegni a penna porta superiormente due uccelli che s’ azzuffano; grazioso elemento non nuovo nella ornamentazione padovana. Le abbreviazioni non sono molte e alcune son degne di rilievo: t| = quid; 4’ — quodj^fe — quibus; spalr = specialiter; sc = sicut; ù = ubi; aù = autem; d’ = de; B* = De. Notiamo quest’ ultima abbreviazione che si osserva solo nei primi fogli e non s’incontra in nessun altro codice. Del resto non è altro che la comune abbreviazione minuscola, d\ fatta maiuscola D.