40 Già il Katterbach, che ha esaminato questo codice, ha affermato giustamente che le miniature di esso sono informate ad un carattere oltramontano (x). E noi prima di descrivere quelle miniature cerchiamo di spiegarci questa influenza germanica in Padova. Non è a credere che 1’ educazione artistica di Isidoro si fosse formata per esempio in Germania oppure fuori di Padova, poiché quello stile che rileviamo nell’Evangeliario crediamo fosse dovuto ad una influenza ottomana che dominava in Padova fin dalla fine del XI secolo. Che ci fosse al principio del 1100 lo dimostra quell’avanzo di pittura che 1’ Arslan ha scoperto in una parete dell’ antica Chiesa di S. Sofia (a). Strette relazioni tra i paesi nordici e Padova incominciarono verso il 1060 nel tempo, cioè, in cui Woltof canonico di Augusta fu fatto vescovo di Padova (3). Alla morte di Woltof fu nominato vescovo padovano Olderico, uomo di scienza non comune ai suoi tempi, che fu inviato quale Legato Apostolico in Germania da Papa Gregorio VII. Egli infatti si trova in Ratisbona il 23 luglio 1079 come si apprende dal diploma imperiale di Enrico IV di quel giorno (4), in cui vengono confermati al vescovo di Padova i possedimenti ed i privilegi accordati dai precedenti imperatori. Il Vescovo Milone (1084-1095) pare fosse di origine germanica e parente di Berta Regina (5). È certo che egli fu molto gradito a Enrico IV, il quale pregato da Berta incitata da Milone concesse al popolo padovano l’istituzione del Carroccio (6). E la pittura che stava sopra 1* altare maggiore del Duomo ricordava appunto quel-P avvenimento (7). Fautore di Enrico IV fu anche il Vescovo Pietro (1) Katterback, Le miniature dell’ Evangeliario di Padova del 1170. Roma, Danesi, 1931. (2) Arslan W, Appunti storico critici sulla Chiesa di S. Sofia in Padova, estratto da « Padova » Rivista d’ Arte, Storia e Attiv. Comun. fase. I-II, a. I, 1931, fìg. 13-14. (3) Dondi Dall’Orologio, Dissertazioni sopra l’ istoria ecclesiastica op. cit., Disser. Ili, pag. 50. Gams P. B., Series Episcoporum Ecclesiae Catholicae, Ratisbonae 1873. L’ autore chiama Woltof: Verculfus [Wintold-f-us] a. 1057-1064. (4) Gloria, Codice Diplomatico Padovano, Cod. I pag. (5) Dondi Dall’ Orologio, op. cit., pag. 55. (6) Gloria, Cod. Dipi. Padovano, Cod. II, parte I, pag. Vili. (7) Rolandini Patavini: Cronica, op. cit.