APPENDICE Codice 550 della Biblioteca Universitaria di Padova Tra i numerosi codici provenienti da S. Giustina e dal monastero di Praghe alla Biblioteca Universitaria trovasi questo su cui ora ci soffermiamo. Esso ha importanza perchè è firmato dall’ amanuense e perchè dallo stesso nome possiamo determinare con ogni probabilità la sua prima provenienza. Il codice contiene: «Honorii solitarii Gemma anime» (c. l-115v). «Fides que vocatur catholica» (c. 115-118v). Subito dopo 1’« esplicit »: « Hec est fìdes catholica quam nisi quisque fideliter firmiterque crediderit salvus esse non poterit », segue: «Iste bonus zenellus illasiensis scripsit libellum». Questo Zenello è di Ulasi di Verona e non dubitiamo che egli sia proprio quel « Zenellus de Verona » che funge da testimonio in un atto redatto nel monastero di Santa Giustina di Padova il 2 gennaio 1213 f1). Tra i nomi delle numerose carte che abbiamo esaminato non ci fu dato di imbatterci in un altro personaggio,nè prima nè dopo il 1200, che portasse il nome di Zenellus. La presenza dunque in Padova nel principio del 1200 di un Zenello da Verona ci fa identificarlo con quello illasiense. Questo poi ci induce a pensare come le relazioni dei benedettini di Verona con quelli di Padova avessero (1) Museo Civico di Padova, Codice diplomatico B. VI N. 885.