LIBRO OTTAVO. 441 l’inconilanza del Duca , deliberò d’affalire Cafale , e con la fa- 1630 mc , e con la forza efpugnarlo. Filippo Spinola , Figliuolo di lui, con quattro mila Fanti occupò Ponteftura, fòrtendone dopo ,/pugnati*-breve contrailo mille duccnto Francefi a patti di non entrar’ % d‘ c^a~ in Cafale, ma di paflar per via del Mare in Provenza. Rof- i*t» «p"-iìgnano dal preiìdio pure de’ Francefi fu abbandonato , me- f/Z'JÌlt-”lio (limando il Thoiras ridurre il vigore della difefa dentro "* coniu'" fa Piazza. Cinto fù poi nel mefe di Maggio Cafale con tut- fie' ta 1’ Armata, non ottante che i Miniilri del Pontefice s’affa-ticaffero con moiri offitii, per divertirne il penfiero, e che il <■"»*»• Cardinal’ Antonio , Legato , paffaffe in Aleflandria , indi a Tu- centra su rino , & al Campo Francefe . Ma in più abboccamenti col Duca, col Richelieu , e co’Miniilri Ce fa rei, e d’amenduele a. Corone, trovati incrudeliti gli odii, e i fofpetti avanzati, (limò affai meglio tornarfene a Roma , lafciando il Pancirolo col Mazzarini nel Piemonte a profeguir’il negotio . Dunque la guerra continuò a fpefe, & a danni de’ Savojardi ; perche doiicardi-dal Cardinale, oltre alle Valli all’intorno di Pinarolo, anco il Marchefato di Saluzzo s* occupò facilmente. D’ altra parte dopo l'ac-il Rè, accolto il Fratello, & entrato nella Savoja, in quat- ‘¿fìTrlteiit tro giorni haveva ottenuto Sciamberì, eh’è la Metropoli, e tutto il rcilantc, eccetto Monmiliano, Piazza forte per fito, Zcrt/drgi,. e per arte. Ma lafciato il Marchefe di Vignoles, che la bio-calìe , fi portò in Tarantafia, dove , fuperate l’oppofitioni del Principe Tomaio, e paffato il Monte di San Bernardo, fi (palancava per tutto la (Irada . A queil’ altra irruttione de’ Fran-cefi Io Spinola cominciò a fcuoterfi da dovero j ma, non vo- v*™ lendo fcioglierc 1’ affedio, fi contentò di rallentarne gli sforzi, Usp°Zu!l° per inviare al Duca cinque compagnie di Cavalli con fei mi-la fanti Alemanni, giunti di frefeo al foldo della Corona . caZ. * Il Cardinale, per la diminutione dell’efercito fuo, non credendo di far più progredì, degni della fua prefenza , e per la forza del favore, cupido di riunirfi al Rè, fi portò a ritrovar- lo, lafciando ne’contorni di Pinarolo le Truppe, clic ben to-ilo fi dileguarono per gli accidenti, in particolare di pelle , che trattenevano pur’anche a Poncalieri immobili, & infiac- Lodovìce. chiti gli Auftriaci, e i Savojardi. Per la (leffa caufa fi rallentarono anco dai Rè i progredì j perche da fofpetti di pelle indot-