30 imttersi in coda alla formazione, perchè ritardava troppo la spedizione del convoglio. Verso le ore 14, uno dei pontoni a rimorchio dell ’Egadi, con sopra del materiale da ponti, rompeva i rimorchi e dovette essere abbandonato. <( Alle ore 13,30 la testa del convoglio si presentava a San Giovanni di Medila e subito dopo il Tenace, YEgadi e VItalia entravano in porto per lasciarvi gli zappatori del battaglione Grado con materiale per improvvisare un pontile, un drappello di marinai per lo scarico, due barche a vela ed un pontonetto con i rispettivi armamenti ed una stazione r.t. da campo. « Le altre navi e siluranti davano fondo invece lungo la spiaggia a sud-est del porto e mettevano subito a terra il battaglione marinai ed il battaglione del R. Esercito. « Giungevano allora due mas della squadriglia Ogno che da Durazzo avevano navigato costeggiando. <( Alle ore 1G si avvistava l’altro convoglio della 57 AS, 60 OL, Gianicolo e Quirinale, incontro al quale si recava la 23 OS che lo pilotava alla fonda sopradetta. « Verso la stessa ora il S. Lucia ed il Mazzini entravano in porto, dal quale erano usciti i rimorchiatori, ed il primo si disponeva di fianco alle palafitte bruciate del pontile della dogana, il secondo di prora ed in linea con il piroscafo affondato in mezzo al porto. (( La notte mise termine ai lavori di sbarco, che furono ripresi la mattina dopo, 31 ottobre, all’alba, con tempo pessimo e pioggia dirotta. « Nell’interno del porto vi era però calma assoluta di mare, ma alla fonda esterna vi era mare grosso di libeccio, che non permise ai dragamine di compiere i dragaggi disposti. « Intanto alle ore 9 il Mazzini, pronto dello scarico, usciva per prendere la fonda esterna, ed il piroscafo Etna entrava per disporsi vicino e parallelamente al fianco sinistro del piroscafo affondato. « Nella stessa mattina entravano in porto il Gianicolo ed il Quirinale, disponendosi il primo al posto già occupato dal Mazzini, il secondo al posto del S. Lucia che si ancorava esternamente. « Alle ore 10 partivano in convoglio Mazzini, Egadi e Italia, di ritorno a Durazzo, senza scorta di siluranti per lo stato del mare. « All’alba del 1" novembre, essendo il tempo migliorato, i due dragamine iniziarono le loro operazioni di dragaggio sulle rotte di accesso. (( Alle ore 8 il piroscafo Etna usciva dal porto, si univa al S. Lucia e con la scorta della 8 e 36 PN partiva per Durazzo. Quasi contemporaneamente partivano alla stessa volta il Tenace ed il Zannone scortati dalla 23 OS.