166 difesa di Pola, dei cantieri e dell’arsenale. Il comandante Ciano entra nel porto con la torpediniera 4 PN salutata dagli hurrà degli equipaggi e si reca a terra all’Ammiragliato dove è ricevuto dal capitano di fregata ora contrammiraglio Metod Koch (sloveno). <( La spedizione è giunta completamente inattesa. Ritenevano avvenisse fra tre giorni e che vi avrebbero preso parte forze alleate in maggioranza franco-inglesi. L’ammiraglio si dice sorpreso di vedere la Flotta italiana venire a prendere possesso di Pola, delle fortificazioni e Arsenale poiché dal comitato nazionale di Zagabria, dopo la costituzione della Nazione Jugoslava (29 ottobre) egli ha ricevuto ordini di sorvegliare questi luoghi e la flotta e siccome tutto procede regolarmente non vede il bisogno di altre forze. Il comandante Ciano richiama l’articolo 8 dell’Armistizio; al che l’ammiraglio Koch obbietta che il trattato con l’Austria è posteriore alla costituzione della Jugoslavia, volendo fare intendere che l’Austria non aveva diritto di disporre di queste terre già cedute al comitato jugoslavo. Il comandante Ciano ha ripetuto che l’Armistizio prevede con molta chiarezza i diritti degli Alleati in Pola; ed avendo l’ammiraglio Koch dichiarato di dovere elevare protesta senza opporsi, data l’amicizia delle due nazioni, il comandante Ciano dichiara che non può accogliere la protesta, pur riservandosi di riferire tutto ciò all’ammiraglio. « Alle 16 si entra a Pola a 12 miglia di velocità — dai forti a mare, dalle navi, dal naviglio sottile, da ogni parte ci sono fatti gli hurrà — rispondo con i tre Viva il Re, che si ripetono fino alla fonda. Defiliamo i tre Radetzky e la Tegetthoff : si vede internamente a questa la boa telefonica ove trovavasi la Viribus Unitis. « E’ uno spettacolo fantastico, emozionantissimo, ufficiali ed equipaggi sono elettrizzati. Ed in questo momento di suprema gioia provo un senso di profonda riconoscenza per V. E. che mi ha procurata la realizzazione del sogno di tutta la mia vita marinara. « Ormeggiata la Saint Bon sulla boa n. 10 del porto interno militare, ordino alle siluranti di ormeggiarsi alla banchina del porto mercantile: dopo di che invio nuovamente all’Ammiragliato il capo di stato maggiore per chiedere il pilotaggio della divisione Pisa il mattino del 6, per disporre circa l’apertura e chiusura delle ostruzioni per la notte dal 5 al 6, e per informare l’ammiraglio Metod Koch che sono disposto a ricevere anche subito la sua visita. L’ammiraglio Koch si mostra gentile ed affabile, assicurando che ogni cosa verrà fatta per facilitare il mio compito e che ha già provveduto perchè le truppe in arrivo da Fasana ricevano alloggio ed assistenza. Fornirà i dati circa l’ubicazione degli sbarramenti .