142 Pola (6 Novembre 1918) Di tutte le occupazioni effettuate in Istria, quella di Pola fu la più difficile e complicata, sia per l’importanza militare della piazza, sia per la situazione ambigua e subdola creatasi con la cessione di Pola e della flotta austro-ungarica alla Jugoslavia, cessione avvenuta tacitamente, come innanzi accennato, il 30 ottobre 1918, e della quale si ebbero notizie confuse e non ufficiali, attraverso radiotelegrammi lanciati all’aria, come attesta il seguente dispaccio inviato il 1° novembre 1918 dal capo di stato maggiore della Marina, Sua Eccellenza Revel, al ministro degli Affari Esteri ed al ministro della Marina : « Stazioni radiotelegrafìche hanno lanciato, a cominciare dal pomeriggio di ieri, numerosi radiotelegrammi non cifrati, taluni in linqua tedesca, altri in lingua croata, che le nostre stazioni r.t. hanno regolarmente intercettato. Dallo insieme di essi risulterebbe che tutta la flotta austriaca, o quanto meno una buona parte, ha ammainato la bandiera austriaca ed ha alzato bandiera jugoslava. La flotta, o buona parte di essa, sarebbe ormai nelle mani del comitato jugoslavo, il quale ha invitato le autorità e comandi a rimanere ai loro posti pur lasciando liberi di andarsene coloro che lo desiderano e che siano di nazionalità tedesca ed ungherese; coloro di queste nazionalità che intendono rimanere al servizio dovranno sottostare alla condizione di imparare la lingua nazionale serbo croata; chi desidera andar via avrà un lasciapassare attraverso il territorio serbo croato. « Il comando in capo della flotta e della piazza di Pola sarebbe stato assunto dal capitano di vascello Janko Vucovic de Podkpelsky, che è iscritto ai ruoli della marina austro-ungarica capitano di fregata nel 1915. » Stamane, alle ore 9,30, è stato lanciato il seguente radiotelegramma : « Prego informare Fiume che la sospensione delle ostilità sul mare e su tutti i fronti è stata conclusa - Firmato: Comando della flotta da battaglia. « Nei riguardi della nostra azione bellica marittima interesserebbe conoscere se la nazionalità j ugoslava è stata ufficialmente riconosciuta dall’Italia e dagli Alleati ».