834 « Si sta procedendo al disarmo ed agli altri consueti provvedimenti relativi ai vari bandi e prescrizioni di S. E. il governatore. (( Ho dato istruzioni, in accordo con la R. Marina, affinchè si proceda, appena possibile, alla occupazione di Kale e Ku-klica, che risulterebbero pure non favorevoli a noi. Il colonnello comandante del reggimento L. Bottari ». Blatta (16 Dicembre 1918) Alla occupazione di Blatta (isola di Curzola) avvenuta il 16 dicembre 1918, parteciparono un reparto della R. Guardia di finanza ed un plotone di arditi della R. Marina agli ordini del capitano di fanteria B. Niceforo, il cui rapporto sulla missione affidatagli dice : « La mattina del 16 dicembre 1918 mossi da Vallegrande alla volta di Blatta con 80 guardie di finanza, una sezione mitraglieri ed un plotone di arditi della R. Marina. « Il cacciatorpediniere Pontiere da Vallegrande andò ad ormeggiarsi nel porticciuolo di Prigradizza. « I reparti furono condotti tutti sulla rotabile Vallegrande-Blatta. « Alle porte della città fermai la colonna e mandai a chiamare il podestà a mezzo di uno degli individui che ci erano venuti incontro. Aspettai circa un quarto d’ora; il podestà non venne ed io rimisi la colonna in marcia ed entrai senza altro in città. « Frattanto molta folla, in atteggiamento non certo di soddisfazione, si era radunata intorno a noi. Fermate le truppe sulla strada mi recai solo nella sede del comitato jugoslavo, che in un mese e mezzo di anarchia aveva istillato nel popolo odio e prevenzione contro di noi. <( Feci sapere al comitato lo scopo della occupazione e lo persuasi della inutilità della resistenza, dichiarandogli di lasciargli intera responsabilità delle conseguenze di un conflitto fra le truppe di occupazione e la popolazione. « La mia dichiarazione fu raccolta in un foglio di carta al quale il comitato diede il nome di protocollo; nello stesso venne inserita la sua protesta, dopo di che il comitato stesso, invitato il popolo alla calma, fece indicarmi dal segretario comunale i locali disponibili per l’accantonamento delle truppe ed alcune caserme per alloggiarvi gli ufficiali.