i6i6 tintanio nuovi for-prtjft. t f compì-gliando affatto fi i Arciducali. Chi riattati da' Ptfti. Mandorla no vii-r/rntc L licitili . io* DELL’ HISTORIA VENETA de gli Auftriaci, Malborghetto dal Manzanofù Taccheggiato ; Poco fopra rtà la Trevifa, luogo più grotto j e quefto pure, non effendovi refiftenza, reftò in preda a’ Soldati. Dilatandosi molto il terrore, come Saffo nell’ acqua, che SoSpinge un onda coll’altra, la Città di Villacco penSava a comporne ma i Veneti, dal centro della Guerra non volendo tanto allontanare le forze, nè impegnarle trà quei dirupatiffimi monti, fortificata la Ponteba, Si ritirarono. Nel tempo medefimo 1’ Erizzo, emulando il Collega, tentò Chiavoretto, dove ottocento Arciducali ftavano trincerati in buon Sito con cento cinquanta Cavalli. Livio Puppi, huomo accreditato trà quei del Paefe, precorrendo gli altri con buona banda di quelli, c habitando le Montagne all’ intorno di Cividale, fi chiamano Schiavi, attaccò le trincerc, foftenuto da Giovanni Marti-nengo con la gente pagata . Si disordinarono facilmente i Nemici, perche la Cavalleria, invece di fovvenirli in quelle a n-guftie , non potendo ben maneggiarli, gli calpeftò , e gli con-fufe j onde con la fuga ogni uno fi procurò la falutc. Gli Albanefi, feguendo l’inftinto della natione; s’applicarono fu-bito a faccheggiare la terra’, e ’1 Quartiere ; onde alcuni de gli Arciducali, Scorgendoli disordinati , calarono per darli addoflo, c rapirono un’ InScgna. Ma pretto ributtati, lafcia-rono quel luogo in potere de’Veneti, che lo munirono. Per ciò dubitando il Trautmeftorf, fe i Venctiani paffaflero in quella parte il Lifonzo, d’ etter colto in mezzo, abbandonato il Quartiere di Lucinis, andò ad accamparfi nella Pianura appretto Goritia . I Veneti, confeguito il principal frutto delle loro intentioni, infeguitoloalquanto, mafenza danno, ef-fendofene troppo tardi avveduti, invertirono Lucinis, attaccando quel Forte. Premeva al Trautmeftorf confervarlo, e perciò, trattenendo con frequenti fcaramuccie gli aflalitori, v* introdurti per obliqui fentieri duccnto foldati con varie pro-vifioni i ma Senza frutto, perche, non trovandofi acqua , ri-SolSero i difcnforicon tacita fuga lafciarlo . V’entrarono i Veneti, ftabilendovi, per Governatore, il Conte Alberto Pompei , e nella Terra piantarono uno de’ loro principali Quartieri . Anco il Forte di Fara, riconofciuto dal Baglione, che vi reftò di mofehettata ferito, fù immediate afl'alito, e da luogo