342 rafforzando e spingendo più avanti posti fissi e pattuglie nelle varie direzioni. « Armi consegnate subito una trentina. « Prima di sera venne fatta alla popolazione povera una preliminare distribuzione di riso accolta con le solite e previste manifestazioni di giubilo. « A sera giunse ad Obbrovazzo, per via di terra, a scopo di collegamento, la sezione autoblindate con altro drappello carabinieri, proveniente dal bivio di Karin, che nella giornata era stato pure occupato dal 2° battaglione del 15° fanteria. (( Il piroscafo Nibbio giunto all’imbrunire nel mare di Novigradi, data l’ora tarda, vi pernottò, proseguendo per Obbrovazzo il mattino del giorno successivo in cui venne poi regolarmente iniziata la distribuzione dei viveri alla popolazione. « Da una ricognizione personalmente fatta mi è risultato che oltre alla rotabile segnata sulla carta, ne esiste una di recente costruzione che partendo da Obbrovazzo tende pure al confine croato. « Mi riservo di fare eseguire apposita ricognizione al riguardo non appena sarà estesa la occupazione. « La occupazione di Obbrovazzo venne preceduta da una serie di ricognizioni eseguite da siluranti della R. Marina ed in modo speciale dal cacciatorpediniere Aquilone. « Vi presero parte anche ufficiali del 16° fanteria e particolarmente il comandante del reggimento ed il comandante del 2' battaglione destinato alla prima occupazione di quella località. « La buona riuscita di questa piccola operazione, di carattere prevalentemente marittima, si deve alla accurata preparazione fatta dal capitano di vascello Monaco, comandante militare marittimo di Zara, ed ancor più alla valente e sagace direzione del convoglio attraverso un dedalo di canali difficili ed insidiosi, anche a parere delle persone pratiche del luogo; compito questo che fu lodevolmente assolto dal comandante della Puglia, capitano di fregata Menini. <( Proporrei che una parola di encomio fosse rivolta ai predetti ufficiali superiori di marina. Il brigadiere generale comandante della brigata Oneto ». Nel trasmettere copia di questo rapporto da Sebenico, il 12 gennaio 1919, all’Ufficio del capo di stato maggiore della Marina, S. E. Millo, governatore della, Dalmazia e delle isole dalmate e curzolane, si disse lieto di segnalare l’opera vera-