Ì47 che sono nella impossibilità di recarsi a Corfù, mentre le navi di Cattaro ora dovrebbero trovarsi in navigazione per un porto del Quarnaro, probabilmente Buccari, per sbarcare gli austro-tedeschi e i magiari. Anche per queste navi mancherà il personale occorrente, specialmente per i servizi di macchina. « I predetti delegati domandano all’Intesa : 1) che sia sospeso qualsiasi atto di ostilità contro le navi da guerra della ex marina austro-ungarica, le quali battono ora bandiera croata (rosso, bianco, bleu, orizzontali); 2) che sia sospeso qualsiasi atto di ostilità verso le navi mercantili battenti bandiere jugoslave (montenegrina, serba, croata o slovena, bianco, rosso bleu) in navigazione lungo le coste dell’Adriatico orientale a meno di 10 miglia; 3) che l’equipaggiamento della flotta jugoslava non consente lo spostamento delle navi a Corfù, a meno che i Governi dell’Intesa non provvedano al completamento degli equipaggi. « Il delegato italiano dichiara, da parte di S.E. il comandante in capo della flotta, che tino a nuovo avviso qualsiasi atto di ostilità contro le navi da guerra della ex marina au-stro-ungarica è sospeso nell’interno dei porti. Per le altre domande di cui ai paragrafi 2 e 3 riferirà a S.E. il comandante in capo della flotta italiana e si riserva di comunicare le decisioni che in riguardo saranno prese. Infine fa presente la necessità che non avvengano movimenti di navi da guerra per Corfù senza darne avviso con anticipo di almeno 48 ore a S.E. il comandante in capo della piazza marittima di Venezia, essendo prudente, data la presenza di numerosi banchi di mine, che dette navi siano scortate da unità italiane.