270 « Come ho già telegrafato tutti i prigionieri qui presenti sono partiti con il Bormida compresi quelli ammalati. « Molto probabilmente ne arriveranno degli altri alla spicciolata ed ordini sono stati impartiti perchè i nostri distaccamenti a terra provvedano per raccoglierli, alimentarli e curarli. Tutte le volte che vi saranno mezzi in partenza da Cattaro saranno inviati costì i successivi nuclei di prigionieri raccolti su questo tratto di costa. « Le navi qui presenti con carattere di stabilità sono a tutt’oggi : Francia: incrociatore corazzato Waldeck Rousseau, c.t. Janìsseure e c.t. Cavalier (vi sono poi cc.tt. di passaggio da e per Corfù, Ragusa, ecc., vi sono anche 2 dragamine e 2 chalutiers, dei quali è già annunziata la partenza); Inghilterra: Glasgow; Stati Uniti: 5 chasers; Italia: Quarto, Mirabello, Calipso ». Dopo di ciò l’ammiraglio Molà si diffonde in un ampio particolareggiato esame sulla intricata situazione politica del momento, nei riguardi specialmente delle tendenze e delle aspirazioni dei diversi partiti jugoslavi, montenegrini, serbi e croati, accennando infine al debole partito degli italiani di Cattaro, ai quali, prima che arrivassero gli Alleati, era stato inibito di farsi sentire parlare italiano, volendo gli jugoslavi, in ciò ben d’accordo con i panserbi, che fosse ignorata l’esistenza di italiani a Cattaro, tanto che piccolissimi bambini rispondevano a nostri ufficiali : sono italiano ma non lo posso dire. Il rapporto si chiude con ponderate considerazioni sulla opportunità di mantenere alla occupazione di Cattaro il preciso carattere interalleato e con le seguenti notizie : « Del resto, allo sbarco delle truppe italiane in questo estuario non vi fu il benché minimo disordine: disordini ed atti di violenza vi furono invece quando arrivarono le truppe serbe (intorno al giorno 10 corrente) perchè esse, come è loro costume, si fecero precedere di un giorno dalle loro bande (comitagi), le quali, come è noto, sono composte da banditi, più che da militari, che si abbandonano volentieri ad atti di saccheggio e di assassinio. Furono sparate delle fucilate e vi furono anche dei morti. « I comitagi dirigono ora al nord verso Gravosa e Ragusa : ciò che può preludere alla marcia verso il nord dei serbi stessi ».