3‘2 Il 1° novembre 1918 l’Ufficio del capo di stato maggiore della Marina diramava per la stampa il seguente comunicato: « Mentre le avanguardie delle nostre valorose truppe in Albania giungevano il giorno 30 a San Giovanni di Medua per via di terra, un battaglione di marinai ed un battaglione di fanteria sbarcavano lo stesso giorno in detta località trasportativi per via di mare. Insieme alle truppe si sbarcavano adeguati approvigionamenti ». Dulcigno (8 Novembre 1918) Sulla occupazione di Dulcigno il capitano di fregata Giulio Menicanti, comandante delle forze sbarcate a San Giovanni di Medua nei giorni 30 e 31 ottobre e seguenti, riferisce quanto segue nel suo rapporto di missione al comando superiore navale di Valona: « Durazzo, 6 Novembre 1918. « La sera del 2 novembre informatori provenienti da Dulcigno riferiscono che dal giorno innanzi gli austriaci sgombravano quella località, ritirandosi su Antivari, anch’essa in via di essere sgombrata. « Un ufficiale proveniente da Scutari mi riferisce circa uno spiacevole incidente, per il quale i serbi, colà giunti prima, ostacolano l’entrata dei nostri. « Altri informatori riferiscono che distaccamenti serbi marciano verso la costa. Intuendo la necessità politica ed il vantaggio morale per la nostra Marina di giungere a Dulcigno prima dei serbi, decido di partire, appena mi giungerà una torpediniera, per quella località e stabilirvi subito un piccolo presidio. « Un’avaria alla stazione r.t. e la mancanza dei codici, mi impediscono di domandare ordini alla S. V. ; invio una staffetta a Scutari per informare S. E. il generale Ferrerò, chiedendogli di fare seguire, via Medua lungo il mare, da Alessio, un reparto di truppe del R. Esercito per Dulcigno.