SJ4Ò « Potrà poi manifestarsi la necessità di tener pronte riserve nel Regno, ma intanto si può soprassedere alla Joro preparazione attendendo lo svolgersi degli eventi. (( Finora ho solo notizia della presenza di croati e slavi ad Obbrovazzo (mare di Novigrad), tutti a noi ostilissimi; di jugoslavi a Knin (Tenim), dove ne sono già affluiti circa 200 ed altri sono attesi (so del passaggio di ex ufficiali del disciolto esercito austro-ungarico chiamati ad organizzarli); ed a Spalato, dove sono anche qualche centinaio di serbi i quali mi fecero chiedere vestiario per 300 persone, di quel vestiario qui lasciato dalla I. R. Marina quando essa abbandonò Sebenico. Naturalmente ho risposto che la richiesta doveva esser fatta dal comando supremo serbo a V. E., ecc. e non ho dato nulla. « Gli jugoslavi di qui dicono che si faranno tutti ammazzare combattendo, prima di dare la loro terra agli italiani; ma io non credo a tali vanterie; penso solo che un relativamente grande spiegamento di nostre forze smorzerà qualunque intenzione di lotta ed eviterà combattimenti. « Mano mano che la regione verrà occupata con le aumentate forze, disporrò perchè siano tolte le bandiere jugoslave e disarmate le popolazioni; a Sebenico il disarmo avviene oggi. « Circa il punto di sbarco, Sebenico è certamente il migliore, ma penserei che almeno una brigata potrebbe essere messa a terra a Zara, per operare nel settore nord ed approfittare di quel buon porto. « Ho esposto così il mio pensiero in merito all’oggetto della presente, forse in modo impreciso ma spero sufficiente a dimostrare il fabbisogno. « Con richiesta allo stato maggiore della Marina, provvedere per i mezzi di sbarco e per l’occupazione delle altre isole più importanti; ed intanto, in pieno accordo con il comando della brigata Savona, faccio in questi giorni iniziare le operazioni nei dintorni di Sebenico a mezzo del 15° fanteria qui al completo. Il vice ammiraglio Governatore della Dalmazia ed Isole Dalmate e Curzolane E. Millo ». ORDINE DEL GIORNO Articolo unico. u Sebenico, 24 Dicembre 1918. « Soldati di terra e di mare. « Domani è Natale ed il nostro pensiero corre per vecchia abitudine alla famiglia, alle persone care, e giunge aH’altra sponda del nostro mare.