198 <( Dalle navi completamente manomesse, e sulle quali i marinai gozzovigliavano impunemente negli alloggi dei comandanti, ai magazzini in gran parte vuotati di tutti gli oggetti facilmente trasportabili, tutto rappresentava una tale difficoltà di ordinamento, che solo l’entusiasmo dei capi e dei gregari e l’abnegazione dei nostri equipaggi, che si sono assoggettati alle più dure fatiche, hanno potuto venirne a capo. « E mentre durante il giorno si lavorava, chi sulle navi, chi nei magazzini e chi nei forti, durante la notte urgenti richieste di personale per caricare viveri e carbone su piroscafi in partenza venivano fornite senza interruzione ed erano gli stessi marinai che al mattino dovevano provvedere ad altre esigenze. Fino a 550 uomini sono stati sbarcati da ciascuna nave e due terzi dello stato maggiore per sopperire alle richieste urgenti del comando. « Ed ogni giorno piroscafi armati con nostra gente partivano per liberare al più presto Pola da tutto l’elemento sovversivo sopra indicato. <( A misura che le navi ed i forti venivano presi dai nostri, ne veniva abbassata la bandiera jugoslava e sostituita con la nostra. <( L’arrivo continuato di truppe di terra e di mare, come quelle della brigata Arezzo, di tutta la scuola specialisti di Spezia, che in un ultimo tempo ha dato il cambio ai nostri equipaggi a terra e sulle navi ex austriache, e che sostituita ora a sua volta fa ritorno a Spezia, l’arrivo ancora di altra truppa nostra agli ordini del comandante Sirianni, hanno potuto man mano stabilizzare tutti i più importanti servizi, giacché dal 1° dicembre può dirsi praticamente iniziato il servizio della piazza e del dipartimento. « Intanto con opportuni bandi emanati da S. E. Cagni, la piazza di Pola può dirsi liberata da tutte le numerose nazionalità che la infestavano, essendosi spedite per varie destinazioni oltre 30.000 persone. « L’assetto dell’arsenale con i suoi 4000 operai è stata anche una questione più difficile a risolversi. Ma anche qui, con tatto non disgiunto da apportuna severità, ho potuto ottenere un assetto accettabile in questo periodo transitorio nel quale la nostra autorità emana dagli alleati e non esclusivamente dal patrio Governo. « Per agevolarmi nel compito gravissimo dell’arsenale S. E. Cagni richiese ed ottenne anche il concorso del generale Pruneri del genio navale, che mi ha coadiuvato dal giorno 18 al 25 novembre u. s., giorno in cui ho ceduto la direzione dell’arsenale al sottammiraglio Frank. « Il sottammiraglio Notarbartolo Giuseppe è stato nominato capo di stato maggiore del dipartimento e della piazza