299 « Pochi minuti dopo la compagnia da sbarco mi raggiungeva sulla piazza del municipio. Senza troppe difficoltà potei sistemare la gente ed i viveri nel seguente modo: sottufficiali e marinai in due grandi cameroni della podesteria, con due pozzi d’acqua vicini; due magazzini a pianterreno di fronte al municipio quali depositi viveri; due camere all’hótel Kouacic per i due ufficiali. « Le difficoltà cominciarono abbastanza ardue quando si trattò di alzare la bandiera italiana. Cercai di trattare la questione con la massima condiscendenza compatibile con gli ordini avuti, e stabilii, dopo una non breve discussione e palese resistenza, che sul municipio, come già in altre isolo occupate, la bandiera italiana fosse alzata vicina a quella jugoslava. Avendo però stabilito gli uffici del comando nella capitaneria, pregai l’ufficiale di porto a voler ammainare le bandiere jugoslava e serba, affinchè si potesse alzare la bandiera italiana quale esponente della sede del comando italiano. L’ufficiale di porto mi disse di non potere accettare. Dichiarai che non potevo derogare dalla decisione presa ed ordinai che le due bandiere fossero ammainate per lasciar posto a quella italiana. « L’ufficiale di porto mi presentò poco dopo una protesta per iscritto, diretta alla capitaneria di porto di Spalato pregandomi di controfirmarla. In forma cortese e decisa lo pregai di non insistere poiché evidentemente non potevo ammettere nè riconoscere alcuna protesta che non fosse diretta alle autorità italiane e lo congedai. « Alle ore 12 la bandiera era alzata isolata sulla capitaneria e poco dopo anche sul municipio sventolava la bandiera italiana accanto a quella jugoslava. Considerazioni. « Trovai i notabili completamente preparati a fare ogni specie di ostruzionismo nascosto e palese. Evidentemente lo stretto contatto telegrafico, i consigli, le informazioni e i risultati della esperienza dei comitati delle altre città e delle altre isole da noi successivamente occupate avevano dato loro modo e tempo di prepararsi, a cominciare dallo spiegamento nomposo di innumeri bandiere iugoslave e serbe su case, su lampioni, su picchi di monti. Credo interessante a questo proposito mettere in rilievo due piccoli episodi accaduti : « a) - Mentre avevo appena iniziato le conversazioni con i notabili, vidi il battello della capitaneria che dirigeva verso lo Sparviero. Lo feci chiamare, ma l’ufficiale che vi era dentro