412 Roma, 27 novembre 1918. Comando supremo R. Esercito — Zona di guerra. Non appena concluso l’armistizio con l’Austria-TJngheria, la R. Marina ba effettuato un poderoso sforzo —• in relazione ai suoi mezzi — per concorrere il più largamente possibile alle occupazioni da effettuarsi sulla sponda orientale dell’Adriatico, die interessava procedessero con la maggiore possibile sollecitudine. Si è all’uopo impegnato numeroso personale die è stato necessario sottrarre ad altri servizi, con grave danno della loro efficienza, e che occorre gradualmente reintegrare. E’ da considerare altresì l’esodo di ufficiali di complemento e di personale del C.R.E. die gradualmente si avrà per effetto della smobilitazione. • Si manifesta così l’assoluta necessità di ridurre il personale della R. Marina inviato sulla sponda orientale dell’Adriatico per servizi di presidio ai quali può meglio provvedere il R. Esercito e che sono realmente di sua competenza, lasciandovi il limitato personale della R. Marina che risulterà necessario per i servizi di vero e proprio carattere marittimo. Ho dato istruzioni in tal senso al comandante in capo della piazza di Pola, invitandolo a prendere accordi, per la graduale sostituzione del personale della R. Marina, con S. E. il governatore di Trieste; al governatore della Dalmazia invitandolo a prendere accordi con S. E. Piacentini, ed al comando in capo dell’Armata, per quanto riguarda il litorale albanese e montenegrino, invitandolo a prendere accordi pure con S. E. Piacentini. Rivolgo ora preghiera alla E. Y. di dare disposizioni alle superiori autorità del R. Esercito sopraindicate, affinchè aderiscano alle richieste che saranno ad esse rivolte dalle rispettive autorità superiori marittime. — Il capo di stato maggiore della Marina Rkvkl. Rifornimento delle truppe in Dalmazia. 27 novembre 1918. Comando supremo del R. Esercito — Zona di guerra. Reputo necessario che si provveda gradualmente ma con tutta la possibile sollecitudine all’invio in Dalmazia di truppe sufficienti per provvedere alla occupazione di tutto il territorio stabilito dalle clausole di armistizio ed alla assegnazione di convenienti presidi nelle località più importanti della costa e del limite terrestre della nostra occupazione. Ciò è imposto dalla necessità di affermare la nostra potenza militare in un territorio ove sono piuttosto numerosi elementi a noi ostili, i quali cercano con ogni mezzo di osteggiare la nostra occupazione e suscitarci degli imbarazzi. Come è noto alla E. V. è già arrivata in Dalmazia dall’Albania la brigata Savona ed è stato chiesto a S. E. Piacentini l’invio di altre truppe di rinforzo.