75 al capitano di corvetta r. n. jugoslavo Drasler la lettera innanzi citata. « Nei giorni 5 e 6 novembre inviai un ufficiale di bordo con reparto armato ad innalzare la bandiera da guerra e prendere definitivo possesso dei due comuni di Lussingrande e Nere-sine, ed il giorno 6 mi recai personalmente a Lussingrande per rimettere l’ordine nel comitato nazionale che non trovava modo d’intendersi pure essendo composto di soli 5 membri. « Comunicavo in pari tempo all’ufficiale di marina jugoslavo : 1) che la stazione r.t. doveva cessare di funzionare ed essere chiusa; 2) che tutto quello che si riferiva a movimenti militari di ostruzioni e di porti dipendeva esclusivamente dai miei ordini. « Nei giorni 5, 6 e 7 ho cercato, senza mezzi, di prendere possesso di tutte le comunicazioni telefoniche, sorveglianza degli imbarchi e sbarchi, censura dei manifesti e delle affissioni, organizzazione militare della guardia nazionale, ricupero di una enorme quantità di munizioni, fucili e mitragliatrici sparsi per tutta l’isola, ma confesso a V. S. che naturalmente la occupazione dei telefoni e telegrafi e servizio di comunicazioni sarebbe stata effimera per la mancanza assoluta di personale, se le provvidenziali interruzioni della linea non avessero provveduto a completarla. « La sera del giorno 4 giunse in porto una torpediniera con bandiera jugoslava, con il comandante della quale mi comportai perfettamente come già ebbi ad accennare. « La mattina del giorno 5 fui informato che il comando della torpediniera aveva fatto innalzare la bandiera jugoslava ad un’asta accanto a quella dove si trovava la nostra sul balcone del municipio. « Fattolo chiamare dimostrai a lui in termini precisi la inutilità ed improntitudine del suo ordine. « La bandiera fu ammainata dai suoi stessi marinai. « Dopo mezzodì dello stesso giorno 5 altra bandiera jugoslava fu alzata alla finestra della casermetta dei marinai jugoslavi accanto al comando. « Chiamato il capitano di corvetta Drasler gli dissi in modo perentorio che non tolleravo su nessun edificio pubblico o militare la bandiera jugoslava, perchè su di essi solo la bandiera italiana doveva essere alzata, e che se altra volta venisse ripetuto il tentativo, oltre ad essere egli responsabile, essa sarebbe stata immediatamente abbassata manu militari dai marinai italiani, anziché per comunicazione al comando. « Da allora nessuna bandiera fu alzata in nessuna parte.